Lecco, 6 ottobre 2020 – Mauro Gattinoni è ufficialmente il 17esimo sindaco di Lecco dell'era repubblicana, il 34esimo dal 1948 in poi podestà compresi. Quest'oggi a mezzogiorno in punto nella sede municipale di Palazzo Bovara è stato ufficialmente proclamato dal presidente dell'Ufficio centrale dopo che i componenti della Commissione elettorale hanno verificato l'assenza di qualsiasi condizione di incandidabilità. Al ballottaggio gli sono stati formalmente attribuiti al ballottaggio 10.978 voti validi pari al 50,07%, rispetto ai 10.947 dello sfidante partito favorito dopo l'esito del primo turno Perrino Ciresa che ha ottenuto il 49,93% dei consensi.
Il nuovo primo cittadino è sostenuto in Consiglio comunale dai 20 consiglieri comunali della nuova maggioranza: 2 di Ambientalmente Lecco, 3 del gruppo Con la sinistra cambia Lecco, 6 di Fattore Lecco e 9 del Partito democratico. Con lui nella compagine di governo, salvo dimissioni e nomine ad assessori a cui poi subentrerebbero altri, risultano eletti Francesca Bonacina, Simona Piazza, Pietro Regazzoni, Maria Sacchi, Giovanni Tagliaferri, Paola Tavola, Anna Sanseverinom Roberto Nigriello e Vittorio Campione del Pd, Emanuele Torri, Chiara Frigerio, Matteo Ripamonti, Alessandra Durante, Luca Visconti e Saulo Sangalli di Fattore Lecco, Emanuele Manzoni, Daniele Blaseotto e Alberto Anghileri de Con la sinistra cambia Lecco, Alessio Dozzi e Ranata Zuffizi di Ambientalmentente Lecco.
Sui banchi di opposizione sono stati invece eletti tra le fila della coalizione di centrodestra 3 consiglieri di Forza Italia – Lecco merita di +, 3 della Lega, 2 di Lecco ideale che è la formazione del candidato sconfitto 2 di Fratelli d'Italia oltre al capolista Peppino Ciresa che ha perso sono gli azzurri Emilio Minuzzo, Giovambattista Caravia , e Simone Brigatti, i leghisti Cinzia Bettega, Andrea Corti e Stefano Parolari, Antonio Rossi e Filippo Boscagli di Lecco ideale, Giacomo Zamperini e Marco Caterisano di Fratelli d'Italia.
In aula entra Corrado Valsecchi candidato di Appello per Lecco che potrebbe confluire in maggioranza dopo endorsement al ballottaggio per Mauro Gattinoni. Nessun posto invece per Fumagalli Silvio del Movimento Cinque Stelle che non è andato oltre il 3,69% dei voti, insufficiente per ottenere uno scranno in assise.