Con il fucile su un manifesto elettorale: bufera sull’eurodeputato lecchese Pietro Fiocchi

L’esponente di Fratelli d’Italia viene da una famiglia proprietaria di un’azienda di munizioni. L’attacco del verde Angelo Bonelli: “Immagine di una violenza inaudita”

Lecco, 1 maggio 2024 – Pietro Fiocchi ci “ricasca”. L’europarlamentare lecchese di Fratelli d’Italia che ama le armi e non fa nulla per nasconderlo (del resto la sua famiglia è proprietaria di una azienda di munizioni) innesca una nuova polemica. Frutto, ancora una volta, di un manifesto elettorale piuttosto spericolato. 

Il manifesto contestato
Il manifesto contestato

L’immagine

Nel cartellone, diffuso anche in rete, riguardante un’iniziativa per la campagna delle elezioni europee, Fiocchi – che punta alla riconferma del seggio a Strasburgo – si è fatto ritrarre mentre imbraccia un fucile, puntato contro una preda (speriamo) immaginaria. Se si può ragionare sull’opportunità di una scelta iconografica del genere, così come sul buon gusto, di certo non si può dire che Fiocchi sia andato fuori tema. Lo scatto, infatti, serve a pubblicizzare un incontro in programma a Sumirago, nel Varesotto, sul tema “L’Europa e la caccia che vogliamo”.

Con Fiocchi interverrà un’altra esponente meloniana, la sindaca di Pavone del Mella (Brescia), Mariateresa Vivaldini, candidata nella circoscrizione nord-ovest come l’imprenditore lecchese.

La polemica

Il manifesto non è passato inosservato. Angelo Bonelli, portavoce di Europa Verde e deputato, ha espresso il suo disappunto su X, con un post dai toni infuocati, accompagnato dalla riproduzione della locandina dell’incontro con Fiocchi e Vivaldini. “È la destra di Giorgia Meloni che odia animali e natura. È un'immagine di una violenza inaudita! – queste le parole di Bonelli – Quel fucile puntato non è una minaccia solo per gli animali ma per tutti noi! Dietro Giorgia si nascondono questi personaggi che provocano solo vergogna e disgusto. Ricordatelo".