REDAZIONE LECCO

Babicz da record sul Badile È il più veloce in salita

L’impresa dedica a Renata Rossi, la prima guida alpina donna in Italia: "So che questa montagna e in particolare questa via significano tanto per te"

VAL MASINO (Sondrio)

Filip Babicz centra il record di velocità di salita sul Pizzo Badile e lo dedica a Renata Rossi, la prima guida alpina donna in Italia. Altra straordinaria impresa dell’alpinista polacco di nascita ma ormai da anni valdostano d’adozione che, nei giorni scorsi, è riuscito a salire sul Pizzo Badile, attraverso il classico Spigolo Nord, con lo straordinario tempo di 43’52“, un tempo impressionante.

Salire in velocità sulle pareti rocciose di montagne iconiche, come lo è il Badile posto in Val Bregaglia tra Italia e Svizzera, è diventato, soprattutto nelle ultime stagioni, uno "sport" assai praticato e richiede particolari doti. Una specialità di certo non nuova in assoluto, ma che è prepotentemente ritornata in auge in questi ultimi anni. Babicz non è nuovo a queste imprese, perché nell’estate del 2020 è riuscito a salire sulla cresta sud dell’Aiguille Noir de Peuterey, una parete rocciosa ancor più difficile se vogliamo di quella del Badile, in 1h30’, distruggendo il precedente record di Renato Casarotto, il 2h45’ risalente agli anni ’80. Partito all’una del pomeriggio da quota 2.590 metri, Babicz è salito di corsa sui tiri di III, IV e V posti sullo Spigolo Nord del Badile e alla fine di una cavalcata trionfale ha fermato le lancette del cronometro sul fantastico tempo di 42’52“ (arrivando a quota 3.308 metri di altezza). Sul suo profilo Facebook, il polacco ha espresso la sua soddisfazione e, dopo aver ringraziato Vittorio Scartazzini e Marcello Rigamonti, "i miei assistenti", ha voluto dedicare la vetta a Renata Rossi, nata e cresciuta in Val Bregaglia: "So che questa montagna e in particolare questa via significa tanto per te, e che è molto di più di un km verticale di granito. Capisco bene il tuo coinvolgimento perché anche la mia motivazione per dare il 100% in questi progetti parte dal profondo, fa parte del mio spirito. Grazie per il tuo sostegno alla causa". Fulvio D’Eri