Lecco, 4 luglio 2023 – Una delegazione della Calcio Lecco partirà in giornata alla volta di Roma dove domani la società bluceleste il ricorso contro l’esclusione dalla serie B sancita dalla Covisoc e, in particolare, dalla commissione criteri infrastrutturali e sportivi organizzativi della FIGC.
Fine settimana frenetico in casa della società bluceleste che, insieme ai legali di fiducia, ha dovuto strutturare al meglio il ricorso per far valere così le proprie ragioni. E far valere le proprie ragioni, in casa del Lecco, vuol dire riottenere l’ammissione alla serie B. Punto. Del resto il presidente Paolo Di Nunno nei giorni scorsi è stato chiaro: "Non è colpa mia se il Rigamonti-Ceppi non è adatto a fare la Serie B e in questa città non si può costruire uno stadio nuovo perché attorno ci sono solo montagne".
Gli scenari
Tutto ruota intorno a quella firma del prefetto di Padova inerente l’ok a giocare allo stadio Euganeo dal punto di vista dell’ordine pubblico, necessaria per completare la pratica, arrivata in ritardo rispetto al termine tassativo del 20 giugno e spedita quindi in ritardo in federazione.
Un vizio di forma che rischia di far saltare il sogno di un’intera città, passata nel giro di poche ore da una grande euforia per la serie B conquistata dopo 50 anni all’incubo di dover ripartire addirittura dalla serie D. Tante le carte che il Lecco, presumibilmente, giocherà sul tavolo e che fanno trapelare un cauto ottimismo: dalla mancata risposta della Lega B ad una pec nella quale si chiedeva il rinvio dei termini di presentazione della domanda, al fatto di aver avuto tempi assai ristretti per inoltrare la documentazione necessaria (motivazione peraltro riconosciuta dalla Covisoc). Il ricorso va presentato entro le 19 di domani e giovedì si avrà un primo responso. Gli scenari sono due: o la commissione dà l’ok all’iscrizione in B del Lecco o la rigetta e tutto quindi passa in mano al consiglio federale del 7 luglio. Dovesse esserci un ulteriore parere negativo ci sarebbe un ultimo giudizio, quello del collegio di garanzia del Coni il prossimo 20 o 21 luglio.
Mercato fermo
Intanto dal punto di vista sportivo tutto è fermo. Il tecnico Luciano Foschi è una delle poche certezze perché ha un contratto fino al 2025 e perché non ha mai fatto mistero di voler allenare il Lecco anche in B. E questa sta penalizzando il club lecchese che, senza conoscere il suo destino, non può di certo muoversi sul mercato, con 15 giocatori formalmente svincolati, e che rischia di partire per il ritiro con una rosa assai incompleta. E non sarebbe un grande inizio per incominciare l’avventura in serie B. Una serie B che, conquistata meritatamente sul campo, va riconquistata con forza e determinazione nell’aula dei tribunali.
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