Legnano, 21 gennaio 2014 - Per oltre dieci anni è stato il tempio del divertimento per molti giovani di Legnano, Rescaldina e tutto il circondario. Il Land of Live, che prima si chiamava Land of freedom e da sempre è noto semplicemente come Land, ha definitivamente chiuso i battenti. In via Maestri del lavoro, dietro la Grancasa nella zona industriale fra Legnano e Rescaldina, la sera non si vedono più centinaia di auto parcheggiate e gruppi di ragazzi e ragazze che fanno la fila per entrare allo storico disco bar. Anche il camper colorato che era ormai diventato un simbolo del locale è desolatamente parcheggiato davanti all’ingresso dello stabile.

Sulla porta c’è ancora parte della corrispondenza degli ultimi mesi. E il numero telefonico dell’infoline che campeggia sull’insegna è stato disattivato. Su Facebook si moltiplicano le richieste degli affezionati: «Rivoglio il Land», «Ma è vero che non riapre?», «Che fine ha fatto il Land of Live?». Fallimento. Il locale che per molti anni ha fatto ballare a suon di band, famosi dj del panorama alternativo italiano e che ha dato anche lavoro a molti ragazzi del territorio, che si mantenevano agli studi occupandosi delle pubbliche relazioni del disco bar, ha chiuso per fallimento. Almeno questo è quello che assicurano fonti ufficiali. E chi sperava che con l’anno nuovo la situazione potesse cambiare è rimasto deluso.

Neppure la partnership con il Narabay, noto locale di Busto Arsizio - che di fatto era diventato l’estivo del Land of Live - ha permesso al disco bar legnanese di riaprire i battenti a settembre. La proprietà aveva anche sperimentato l’iniziativa «In caso di maltempo il Land apre per voi», ma probabilmente questo non è bastato a far tornare sul mercato uno dei simboli del divertimento notturno legnanese. Che ha lasciato dietro di sè una scia di scontenti. Sono già nati, infatti, eventi e serate a tema dedicate ai «nostalgici del Land of Live», come quella che si è svolta sabato 11 gennaio al Jail, altro locale notturno legnanese.

La speranza è l’ultima a morire, ma quella di chi vorrebbe vedere il disco bar di via Maestri del lavoro riaperto entro breve potrebbe rimanere delusa, visto che se la struttura dovesse restare abbandonata e alla mercè delle intemperie ancora per qualche mese difficilmente potrebbe essere di nuovo utilizzabile a costi bassi.

di Cristiana Mariani