
Don Marco Ceriani nacque a Vanzago nel. 1906 Entrò in seminario a 12 anni Fu ordinato sacerdote nel 1930
A trent’anni dalla scomparsa Parabiago ricorda un grande figlio e maestro. Con monsignor Marco Ceriani, che prese commiato dalla vita il 5 maggio 1995, scomparve una figura eclettica di sacerdote, uomo di cultura e di scuola, storiografo.
La Fondazione Carla Musazzi lo ricorda con due Messe: il 5 maggio alle 10 nella chiesetta della Madonna della Neve di Gignese dove don Marco, terminato il secondo conflitto mondiale, realizzò un soggiorno per reduci; il 28 giugno nella parrocchiale di Parabiago. Nato a Vanzago il 17 settembre 1906, entrato in seminario a 12 anni, viene ordinato sacerdote il 14 giugno 1930 e destinato come coadiutore all’oratorio maschile di Parabiago. Vi rimarrà per 65 anni, fino alla morte. Nel 1939 promuove la fondazione di una scuola di avviamento professionale. Nei mesi tumultuosi seguiti alla firma dell’armistizio con gli angloamericani, l’8 settembre 1943, entra in contatto con i partigiani “bianchi“.
L’attività cospirativa non sfugge alla polizia fascista. Il sacerdote è costretto a una rocambolesca fuga in bicicletta per evitare l’arresto e a cercare rifugio nel seminario arcivescovile di Venegono Inferiore. Nel 1945 fonda l’Ufficio assistenza combattenti e reduci e organizza sia il trasporto degli ex militari sia i soggiorni a Gignese. L’anno dopo viene nominato rettore arcivescovile. Nel 1958 è eletto monsignore onorario dell’Arcibasilica di Milano.
Nel 1948 pubblica “Storia di Parabiago“ cui seguono quattro volumi fra cui le biografie dell’ebanista Giuseppe Maggiolini e del medico Giuseppe Giannini.
Gabriele Moroni