FRANCESCO PELLEGATTA
Cronaca

Occupa l’intero caseggiato. Inquilini costretti a fuggire

Maghrebino armato si appropria di un palazzo di via San Carlo ad Abbiategrasso

L’edificio occupato dal maghrebino si trova in pieno centro, a ridosso del Castello

L’edificio occupato dal maghrebino si trova in pieno centro, a ridosso del Castello

Abbiategrasso (Milano), 6 ottobre 2021 -  Una decina di famiglie e due attività commerciali ostaggio di un solo individuo. È un vero e proprio incubo quello che stanno vivendo, ormai da un anno e mezzo, i residenti di un cortile in via San Carlo, nel pieno centro di Abbiategrasso. Protagonista un 32enne di origini marocchine che da tempo occupa abusivamente due appartamenti all’interno di una palazzina; nell’ultimo mese e mezzo, però, le cose sono degenerate, tra male parole indirizzate ai vicini impugnando a volte un coltello, altre una spranga, atti vandalici ripetuti e una minaccia di "far saltare in aria tutto". La situazione è diventata talmente insostenibile da convincere alcuni condomini a trasferirsi temporaneamente altrove. Da due settimane un’anziana che abitava nella palazzina si trova a Milano, ospite della figlia, senza poter fare ritorno nella propria casa.Il personaggio che si aggira per il cortile di via San Carlo è noto da tempo alle forze dell’ordine: una decina di giorni fa è stato protagonista del ferimento di un agente della polizia locale al termine di un inseguimento, iniziato dopo che lui stesso era salito su un tetto minacciando di buttarsi. A quanto pare non abbastanza per disporre nei suoi confronti una misura cautelare, tanto che il 32enne è stato rispedito a casa (se così si può chiamare), dove ha ricominciato a seminare il panico, con tutta probabilità sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. Durante il weekend appena trascorso il copione si è, in parte, ripetuto. Questa volta i carabinieri di Abbiategrasso sono intervenuti quando l’uomo ha dato in escandescenze dopo essere stato raggiunto dai proprietari degli appartamenti, accompagnati dai legali, che gli hanno intimato di andarsene. L’uomo ha lanciato vasi, menato in aria una spranga e tagliato le gomme delle auto. Per due volte è stato allontanato dai militari, senza risultato. Il cancello d’ingresso è ormai privo di serratura, perché lui la romperebbe dopo poco, come già accaduto in passato. Fino ad ora a nulla sono valse le denunce degli inquilini, che sperano almeno in un allontanamento a scopo cautelare con divieto di avvicinarsi alla palazzina e a chi abita al suo interno: "Facciamo fatica a dormire, a vivere, ci sentiamo costantemente in pericolo – raccontano -. È una situazione comune a tante tragedie annunciate, speriamo non si arrivi mai a quel punto. Questo è un appello accorato: così non possiamo andare avanti. Stiamo vivendo una vera e propria ingiustizia ed è umiliante dover chiedere il permesso per entrare in casa propria. Chi accetterebbe di vivere una situazione assurda del genere? Capiamo che la giustizia ha i sui tempi, ma come è possibile che non si possa fare nulla per arginare un delinquente?".