
Confermato il carcere per i quattro presunti assassini
Abbiategrasso, 29 aprile 2025 – Non hanno esitato a uccidere e poi si sono complimentati tra di loro per l’esito (fatale) dell’aggressione. Giovani, spietati e addirittura compiaciuti per aver risolto “definitivamente” la pratica.
Sono i particolari agghiaccianti che emergono nell'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa nei confronti dei quattro ragazzi, di cui tre fratelli, tutti difesi dall'avvocato Roberto Grittini e accusati del concorso nell'omicidio di Mohamed Elsayed Elsharkawy, 21enne di origini egiziane ucciso nella notte del 19 aprile ad Abbiategrasso.
Spietati
“Uccidere una persona, parlarne poi con assoluta noncuranza vantandosi del gesto eseguito e continuare poi a confrontarsi violentemente con il fratello dell'ucciso e con i suoi amici costituisce prova evidente della totale assenza di rimorso e dell’incapacità di trattenere i propri istinti che caratterizza Andrea Rallo, Mario Rallo, Nicolo' Rallo e Joshua La Valle e della loro estrema pericolosità sociale”.
Lo scrive il gip di Pavia Luigi Riganti nell’ordinanza di custodia cautelare con cui, appunto, il giudice conferma che i quattro giovani assassini debbano rimanere dietro le sbarre.
Le telecamere
Il giudice valorizza un breve dialogo captato da un sistema di audio-videosorveglianza dopo l'aggressione in cui i quattro si complimentano tra loro per l'attacco alla vittima. Come ricostruito dalle indagini dei Carabinieri della quinta sezione del nucleo investigativo di Milano e dei colleghi della compagnia di Abbiategrasso, coordinati dal pm pavese Valentina Terrile, alla base dell'aggressione ci sarebbe una questione di un presunto debito di 600 euro per questioni di droga. Secondo la versione degli indagati sarebbe stato Elsharkawy ad essere armato di coltello e loro avrebbero reagito per difesa.