Abbiategrasso (Milano), 29 maggio 2023 – Tragedia sfiorata nel Milanese. Uno studente di 16 anni, che frequenta la seconda del Liceo Scientifico indirizzo Scienze applicate, ha aggredito e ferito una professoressa, questa mattina, nell’Istituto di Istruzione Superiore Emilio Alessandrini, nella sede in via Einaudi ad Abbiategrasso.
Secondo le prime informazioni la donna, Elisabetta Condò, insegnante di italiano e storia di 51 anni, sarebbe stata colpita alle spalle con un pugnale con una lama di 20 centimetri, ma non sarebbe in condizioni gravi. Immediate le reazioni dal mondo politico e dell’istruzione: dal sindaco di Abbiategrasso Cesare Nei al ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara fino al governatore della Regione Lombardia, Attilio Fontana.
L’aggressione
Da una prima ricostruzione, l’aggressione sarebbe avvenuta nell’aula 2A al secondo piano subito all’inizio della lezione alle 8,10: la docente stava passando tra i banchi, quando, appena superata la fila dove siede lo studente, è stata aggredita alle spalle con un pugnale con una lama di 20 centimetri. La professoressa è riuscita a divincolarsi ed è stata soccorsa. A quel punto il 16enne avrebbe estratto una pistola – che si è poi rivelata essere un’arma giocattolo a gas – e avrebbe minacciato i compagni di classe intimando loro di uscire dall’aula. Una volta fuori, i compagni hanno lanciato l’allarme.
Il sindaco: “Nello studente s’è spezzato qualcosa”
“Oggi è una giornata triste”, ha detto il sindaco di Abbiategrasso Cesare Nei commentando quanto successo all'Istituto Alessandrini ed esprimendo “solidarietà e vicinanza” all’insegnante ferita. Il primo cittadino è subito andato alla scuola appena lo hanno avvisato carabinieri e polizia locale e ha parlato con il dirigente scolastico e con gli altri insegnanti. “Nessuno se lo aspettava” ha spiegato sottolineando che il ragazzo non aveva problemi ambientali o di altro tipo. “Nella testa dei giovani si rompe qualcosa” ha aggiunto.
Valditara in visita alla prof: “Serve lo psicologo nelle scuole”
Il ministro dell'istruzione, Giuseppe Valditara, si è recato in visita all'ospedale di Legnano (Milano) dove è stata medicata la professoressa accoltellata Le condizioni della donna non sono gravi. È stata suturata per le lesioni da fendenti all'avambraccio destro e si trova ricoverata nel reparto di Chirurgia plastica dove si starebbe valutando un eventuale intervento.
Una visita lampo, durante la quale il ministro ha portato la sua solidarietà alla docente: “Ho voluto esprimere la vicinanza mia e dell'intero governo alla professoressa aggredita, una professoressa che ha fatto in modo esemplare il suo dovere nei confronti di un ragazzo che aveva già dimostrato qualche problematicità in passato. Voglio che si colga l'occasione per riflettere sull'introduzione dello psicologo a scuola: è un momento particolarmente difficile, il disagio dei ragazzi, anche a seguito del Covid, è molto aumentato”.
Valditara ha inoltre ricordato i report che riceve settimanalmente “abbastanza inquietanti su questo fenomeno, cioè di docenti che vengono aggrediti. E abbiamo già interessato l'avvocatura dello Stato in diversi casi, per mettere a disposizione la difesa legale”. “Non riesco a immaginare – ha proseguito ancora il Ministro - come un insegnante possa essere aggredito in una classe: questo testimonia un problema sociale rilevante ed è in parte anche conseguenza di quello che è successo negli anni passati con il Covid, in quanto, la didattica a distanza ha rotto le relazioni umane. La scuola è invece una grande comunità educante e il rapporto di personalizzazione è decisivo”.
Psicologi: “E’ l’ora di agire”
Dopo le parole del ministro Giuseppe Valdiatara, David Lazzari, presidente del Consiglio nazionale degli Ordini degli psicologi (Cnop) ha commentato: “Sulla necessità dello psicologo scolastico è l'ora di agire, non di riflettere. Il malessere dei ragazzi è sotto gli occhi di tutti. Abbiamo dati drammatici, non si può rinviare un intervento che è ormai diventato urgente”. Attraverso lo psicologo scolastico si possono "intercettare precocemente le situazioni di disagio – ha sottolineato - e dare le prime forme di ascolto". E' fondamentale "anche per fare educazione psicologica. C'è infatti una diffusa fragilità, lo vediamo dalle diverse indagini sul mondo dei giovani. Non si deve rispondere solo al disagio, ma sostenere le risorse positive”.
Regione Lombardia: “La scuola luogo di educazione alla vita”
Sulla vicenda è subito intervenuta la Regione Lombardia. “Innanzitutto la notizia più importante: da quanto ci riferisce Areu la professoressa ferita non è in gravi condizioni. A lei la vicinanza di tutta la Regione Lombardia e gli auguri di una pronta guarigione”, ha detto il governatore Attilio Fontana, con gli assessori regionali Simona Tironi (Istruzione, Formazione e Lavoro) e Romano La Russa (Sicurezza), commentando quanto accaduto. “Fatti come questo – ha sottolineato Simona Tironi - ci inducono ad una riflessione sempre più profonda, che la scuola non deve essere solo un luogo di apprendimento ma anche un luogo di educazione alla vita in forte sinergia con la famiglia, la quale non deve essere un mero spettatore, ma protagonista”. “Un episodio tanto grave quanto inaccettabile ha aggiunto Romano La Russa -. È triste rilevare come troppo spesso nelle nostre scuole manchi il rispetto dei docenti, lo dimostra l'aumento di episodi violenti e anche di casi di bullismo”.
Frassinetti: “Punire chi compie violenze”
Un commento da Paola Frassinetti (Fdi), sottosegretario all'Istruzione e al Merito: “Si è verificato un altro grave atto contro un'insegnante. Per contrastare questi ignobili episodi, sempre più frequenti, bisogna far riacquistare autorevolezza ai docenti e punire severamente chi compie violenze. La scuola, oltre alla famiglia, è il luogo dove si dovrebbe impartire l'educazione e comportamenti del genere sono intollerabili e rappresentano un danno anche per tutti gli studenti che si trovano a vivere momenti di paura e tensione”.
Lega: “Tutelare gli insegnanti”
“L'ennesimo episodio che confermerebbe l'urgenza di tutelare gli insegnanti con un inasprimento delle pene verso chi compie reati simili”, ha detto il deputato della Lega Rossano Sasso, primo firmatario di una Pdl per la sicurezza del personale scolastico che prevede l'inasprimento delle pene per chi compie reati simili e l'istituzione di un osservatorio scolastico sul fenomeno della violenza, attualmente in discussione alla Camera dei Deputati. E ha aggiunto: “La Lega crede che il rispetto per la figura del docente sia essenziale, soprattutto per guidare gli studenti nell'apprendimento”.
Pd: “Allarme disagio tra i ragazzi”
“Tutta la mia e nostra solidarietà alla professoressa ferita ad Abbiategrasso da uno studente e un augurio di pronta guarigione”, ha commentato Irene Manzi, responsabile scuola del Pd. E ha proseguito: “Una situazione che accende un ulteriore stato di allarme sulla condizione di disagio tra i più giovani, spesso trascurati, e sulla situazione della scuola italiana lasciata senza mezzi in prima linea”. “Un gesto inquietante che può raccontare disagio e dolore: va indagato in profondità. La condanna è necessaria ma non possiamo fermarci a questo”, ha aggiunto Simona Malpezzi, senatrice del Pd.
M5S: “Rafforzare legame tra scuola e famiglia”
Solidarietà all’insegnante e all’intera comunità scolastica anche dagli esponenti M5S in commissione istruzione alla Camera e al Senato: “Un grave episodio, che segnala ancora una volta l'importanza di tutelare i nostri insegnanti e di rafforzare il legame tra scuola, famiglia e comunità locale”.
Azione: “Non lasciamo scuola e famiglie sole”
E da Mariastella Gelmini, senatrice e portavoce di Azione: “Tutta la mia vicinanza alla professoressa aggredita, agli alunni e a tutta la comunità scolastica di Abbiategrasso. Si faccia luce sui motivi che abbiano potuto scatenare un episodio così grave e inaccettabile. Mai più fatti di cronaca come questo. Non lasciamo scuola e famiglie sole dinanzi al disagio dei più giovani, ormai sempre più diffuso. Bisogna mantenere alta la guardia e dare loro tutti gli strumenti necessari per poterlo riconoscere e affrontare prontamente'”.
Flc Cgil: “La scuola ha bisogno di attenzione”
In un comunicato congiunto la FLC CGIL Nazionale e la FLC CGIL Lombardia e Milano hanno fatto sapere di essere “sgomenti perché l’aggressione è indice del grado di disagio che oggi vivono docenti e studenti. Non basta dire che la scuola è in sofferenza, abbiamo bisogno che il Ministero ed il Governo si facciano carico dei problemi che minacciano il benessere e la sicurezza nella Scuola, abbiamo bisogno che supportino concretamente gli insegnanti e gli studenti, che dopo la pandemia sono usciti dai radar della politica”. E ancora: “Solidarietà e vicinanza ad una compagna della nostra organizzazione, una docente impegnata nel sindacato e che si è sempre distinta anche a scuola per la sua professionalità e dedizione al lavoro, senza far mancare mai il suo supporto ad alunni e colleghi”. “Solidarietà agli studenti che hanno