Accuse false e “montate”. Il comandante della Locale:: "Finito un periodo difficile"

Corbetta, le reazioni alla sentenza della Cassazione sul caso Fulci

Accuse false e “montate”. Il comandante della Locale:: "Finito un periodo difficile"

Accuse false e “montate”. Il comandante della Locale:: "Finito un periodo difficile"

Il sorriso è tornato sul volto della comandante della Polizia locale Lia Vismara (nella foto). La sentenza emessa mercoledì dalla Cassazione nei confronti dell’ex agente di polizia locale Salvatore Furci – la conferma della condanna attribuitagli in Corte d’Appello a 4 anni e 6 mesi per le azioni perpetrate nei confronti della stessa Vismara – ha chiuso definitivamente un capitolo amaro della vita della giovane comandante che inizialmente era stata accusata di spaccio di sostanze stupefacenti e che, con lo svolgere delle indagini, è stata completamente riabilitata. "Ho vissuto anni difficili, ma sapevo che le indagini stavano sconfessando le accuse che mi erano state rivolte e ho atteso questo momento con fiducia – ha commentato Vismara dopo la sentenza –. In tutto questo tempo abbiamo continuato a ricevere esposti anonimi e devo ringraziare l’avvocato Grittini e l’amministrazione che da subito hanno creduto nella mia innocenza. Perdere il lavoro, pur sapendo di essere innocente, non avrebbe aiutato la situazione".

"Dopo anni di fango e calunnie oggi ha vinto la verità e l’onestà", ha ribadito in queste ore il sindaco Marco Ballarini. "Ringrazio di cuore la Direzione Antimafia di Milano e la magistratura tutta, per aver pienamente ristabilito la giustizia. Ringrazio infinitamente lo studio legale Grittini per aver contribuito a far emergere la verità al di sopra di ogni sospetto e ingiuria scagliata contro la Comandante, contro il Comune di Corbetta e contro il sottoscritto – dice ancora Ballarini –. Con oggi si chiude questa disdicevole e deprecabile pagina giudiziaria. Dovrebbero esserci le scuse pubbliche da parte di tutti coloro che hanno fiancheggiato (politicamente e non) le infamanti trame criminose ordite contro la mia Amministrazione. Purtroppo so che non ne arriveranno".

Lia Vismara era stata fermata per un controllo la notte del 4 gennaio 2020 quando la stessa stava salendo sulla propria vettura parcheggiata all’esterno di una palestra dove si era recata per giocare a pallavolo con delle amiche. I carabinieri che erano intervenuti avevano trovato delle dosi di cocaina nascoste sotto il sedile posteriore. La Vismara ha subito negato che quelle dosi fossero sue e dalle indagini è emerso che a metterle sulla sua auto, segnalando poi la presenza ai carabinieri, era stato Salvatore Furci con altre persone. Il rancore di Furci nei confronti della Vismara era legato alla valutazione negativa che il comandante aveva redatto sul periodo di lavoro del Furci al comando di Corbetta dopo gli anni trascorsi a Milano, dove lavorava al nucleo antidroga.

Giovanni Chiodini