Parabiago (Milano), 13 settembre 2024 – Un nuovo filone di inchiesta potrebbe aprirsi a breve sulla morte di Michele Della Malva, padre di tre figli avuti con Adilma Pereira Carneiro, la brasiliana accusata del delitto di Fabio Ravasio. La procura di Busto Arsizio indaga oggi anche sul decesso dell'uomo, 48 anni, che non sarebbe morto per infarto, come si credeva inizialmente, ma per una overdose di cocaina. Procura e polizia giudiziaria di Busto Arsizio stanno oggi ascoltando decine di testimoni, cercando di districare una rete complessa di indizi su quello che sembra la trama di un thriller.
La donna arrivò in Italia nel 2003 con ben 13 chili di cocaina nascosti in valigia, ma fu scoperta e messa in carcere dove incontrò proprio Michele Della Malva, pregiudicato pugliese contiguo ai clan di Vieste che si contendono il controllo del territorio, con alle spalle due omicidi legati al mondo dello spaccio a Quarto Oggiaro. Si sposarono in galera e concepirono tre gemelli. Dopo un permesso premio l'uomo morì in circostanze misteriose nel 2011. Ufficialmente Della Malva è morto d’infarto, si dice tra le braccia di Ariane, la figlia più grande di Adilma che all’epoca aveva 17 anni. Adilma ne trae un vantaggio, ereditando una casa a Vieste.
Nel passato della donna anche un altro “marito” morto, tale Paulo, ucciso in Brasile in circostanze al momento non note. Morto Della Malva, nella vita della brasiliana spunta il ricco Marcello Trifone, che Adilma riesce in breve tempo a sposare, dilapidando gran parte della sua fortuna, fino al fallimento dell’azienda di famiglia. Poi il suo nuovo bersaglio: Fabio Ravasio, convinto che i due gemelli (avuti con Trifone) fossero suoi.. Da lì le richieste continue alla famiglia di Ravasio per l’acquisto della casa di via delle Orchidee a Parabiago, fino al litigio con la famiglia di lui che elergiva sostanziosi benefit alla donna.
Dopo l'ennesimo litigio con la Ravasio family, entra in scena Massimo Ferretti, amante di Adilma. In una conversazione intercettata lo scorso 22 agosto disse: “Questo qui ha rotto i co***oni bisogna farlo fuori, trovare un sicario”. Da lì il contatto con un pregiudicato della zona, con l’offerta di una caparra, ma poi non ha accettato l’incarico. L'uomo avrebbero valutato un agguato a colpi d’arma da fuoco.