Continuano le polemiche sulla scelta di intitolare l’aeroporto di Malpensa a Silvio Berlusconi. Dopo che il Comune di Milano ha annunciato la volontà di fare ricorso al Tar, anche alcuni paesi che gravitano intorno all’aeroporto hanno deciso di opporsi. Sulle barricate Somma Lombardo, Cardano al Campo e Samarate. E la questione non è solamente tecnica, bensì un vero caso politico. In merito si esprimono Silvia Roggiani, deputata e segretaria del Pd Lombardia e Alice Bernardoni, segretaria provinciale del Pd di Varese. "Prosegue con determinazione la nostra lotta contro la decisione di intitolare Malpensa a Berlusconi – dicono – Una scelta calata dall’alto senza alcuna condivisione, che non rappresenta la volontà del territorio. È inaccettabile che il provvedimento sia stato portato avanti in modo del tutto autonomo dal ministro Matteo Salvini, che ha accelerato le procedure bypassando le comunità locali e i loro rappresentanti".
Le esponenti Dem lamentano che i Comuni del territorio non sono stati consultati né coinvolti nella decisione. "Inoltre non possiamo non evidenziare che Silvio Berlusconi non ha alcuna attinenza con il mondo dell’aeronautica o la storia dell’aeroporto. L’intitolazione non rispetta la storia e il valore simbolico di uno degli scali più importanti d’Italia, legato a ben altre figure e a un contesto diverso. Questa scelta, imposta senza ascoltare la voce del territorio, non può essere accettata". E intanto si moltiplicano le proposte di nomi alternativi, con più di una petizione online. Oltre 86mila le firme raccolte a favore dell’intitolazione a Margherita Hack. Altri nomi gettonati, Carla Fracci e Luca Attanasio.
L.C.