GRAZIANO MASPERI
Cronaca

Aicit, il doposcuola è solidale . Sette studentesse iniziano lo stage: "Supporto ai pazienti oncologici"

Magenta, le adolescenti saranno coinvolte nei viaggi in pullman che portano i malati in ospedale

Aicit, il doposcuola è solidale . Sette studentesse iniziano lo stage: "Supporto ai pazienti oncologici"

Le sette studentesse del liceo Quasimodo e dell’istituto Einaudi di Magenta Il gruppo ha iniziato uno stage con Aicit e darà supporto ai malati oncologici

Sette ragazze, studentesse degli istituti superiori di Magenta, hanno scelto di partecipare a uno stage con Aicit, l’associazione intervento contro i tumori, che quotidianamente accompagna pazienti che necessitano di terapie radianti dall’ospedale Fornaroli al San Raffaele. La prima lezione introduttiva si è svolta ieri nella sede operativa di Aicit in piazza Liberazione alla presenza della dottoressa Silvia Negretti, già direttore dell’Oncologia negli ospedali di Magenta e Abbiategrasso, e del professor Alberto Galli, consigliere del direttivo di Aicit, che coordina lo stage. Le ragazze, dopo la prima lezione teorica, parteciperanno ai lavori di segreteria per raccogliere gli appuntamenti e gestire i servizi. E prenderanno parte anche ai viaggi sul pullmino che vengono effettuati quotidianamente dai volontari.

Sarà questo il contatto diretto che avranno con le persone e avranno modo di conoscere materialmente dove vengono eseguite le terapie radianti al San Raffaele. "Quest’oggi abbiamo trattato il tema dell’oncologia nel terzo millennio, dei nuovi farmaci e delle nuove terapie – ha commentato la dottoressa Negretti –. Ma anche di come la società ha modificato la percezione dei bisogni del paziente oncologico".

Le ragazze che frequentano il corso con Aicit sono tre del liceo Quasimodo (Angelica, Sofia e Giulia) e quattro dell’istituto Einaudi (Sara, Aurora, Alessia e Martina). Nessuna di loro conosceva direttamente Aicit, ma molte hanno l’intenzione di proseguire gli studi in campo medico oncologico.

Naturalmente nel percorso in “classe“ non sono mancati i cenni sulla storia dell’associazione. Aicit è nata 43 anni fa, dopo la morte del giovane Roberto Corneo per un tumore. Furono proprio alcuni suoi gli amici a voler fare qualcosa di concreto per i malati oncologici, dando così vita a una onlus che presto festeggerà il traguardo del mezzo secolo di vita. "Abbiamo intrapreso anche il discorso delle cure palliative, della terapia del dolore e dell’ultima legge sul diritto all’oblio oncologico - ha spiegato il medico -. Leggi che stanno modificando il ruolo del paziente oncologico nella nostra società e anche il ruolo dell’operatore sanitario rispetto ai bisogni del paziente oncologico".