Con una mozione approvata all’unanimità dal consiglio comunale, l’amministrazione ha deciso di istituire ufficialmente il viaggio della legalità. L’iniziativa è rivolta ad alcuni rappresentanti degli studenti delle scuole superiori a partire dal prossimo anno scolastico e il viaggio avrà come destinazione la Sicilia, con visite nei luoghi simbolo della lotta alle mafie, come Palermo (luoghi legati a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino), Cinisi (casa e memoriale di Peppino Impastato), in aggiunta ad altri siti distribuiti sul territorio nazionale che siano significativi ed emblematici della lotta alla criminalità.
L’obiettivo dell’amministrazione, frutto di un lavoro di condivisione tra maggioranza e opposizione, è quello di sensibilizzare i giovani al tema della legalità e della giustizia, approfondire la conoscenza della storia delle vittime di mafia, del loro impegno e sacrificio, e favorire un percorso di cittadinanza attiva e consapevole tra i giovani, stimolando riflessioni sull’importanza della difesa delle istituzioni democratiche. Il viaggio sarà programmato in corrispondenza della commemorazione della strage di Capaci (23 maggio) o in prossimità di date significative come l’attentato di via d’Amelio (19 luglio), per ricordare i magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.
Durante il viaggio, si prevedono incontri e dibattiti con esperti, visite guidate nei luoghi simbolo e momenti di riflessione collettiva. In particolare, l’iniziativa permetterà agli studenti coinvolti di visitare le aree dove sono stati consumati importanti delitti di mafia, come via Notarbartolo a Palermo (luogo dell’attentato a Giovanni Falcone e la moglie Francesca Morvillo) e via D’Amelio a Palermo, dove è stato assassinato Paolo Borsellino insieme alla sua scorta.
Nell’itinerario, via Isidoro Carini a Palermo, luogo in cui venne ucciso Carlo Alberto dalla Chiesa con la moglie Emanuela Setti Carraro e l’agente Domenico Russo, ma anche Piana degli Albanesi, luogo della strage di Portella della Ginestra, oppure Piazza del Municipio a Cinisi, vicino alla casa di Peppino Impastato, vittima della mafia locale. Tra i luoghi simbolo anche via Libertà a Palermo, dove fu assassinato Piersanti Mattarella, presidente della Regione Siciliana e fratello dell’attuale presidente della Repubblica.