FRANCESCO PELLEGATTA
Cronaca

Paralimpiadi di Tokyo, Alberto Amodeo: "Grato ai medici che mi hanno salvato"

Il vincitore di un argento nei 400 stile libero perse una gamba otto anni fa

Alberto Amodeo

Abbiategrasso (Milano) -  «I messaggi più belli? Quelli dei medici che mi hanno salvato, degli infermieri che mi hanno curato e dei fisioterapisti che mi hanno rimesso in carreggiata". Un pezzo del cuore di Alberto Amodeo, abbiatense fresco vincitore di un argento olimpico nei 400 stile libero alle Paraolimpiadi di Tokyo, è rimasto all’ospedale di Legnano. Quello stesso ospedale che otto anni fa è diventato la sua casa per quattro mesi, dal giorno in cui l’incidente nella cava di Cuggiono gli ha strappato per sempre una gamba. Ma anche l’ospedale dove ha trovato una "seconda famiglia". Per questo la mamma di Alberto, "in versione capo ultrà", si era preoccupata di avvisare i sanitari, affinché non si perdessero le gare del ragazzino, ormai diventato un uomo dalle spalle larghe.

Alberto aveva solo 12 anni quando, in una sventurata sera iniziata come una festa di compleanno, rimase schiacciato sotto un escavatore mentre giocava con i suoi amici; un incidente che coinvolse quattordici bambini e che gli costò la gamba. "Sono sempre rimasto in contatto con l’equipe dei medici e gli altri professionisti che mi hanno curato – racconta lui, oggi ventenne e con una medaglia olimpica al collo – ma mi ha fatto tantissimo piacere sentirli dopo questo risultato. Ho ricevuto tanti messaggi, anche da amici e compagni. È stata l’emozione più grande, insieme al momento in cui sono uscito dalla vasca e Fede e Simo (Morlacchi e Barlaam, ndr) mi sono saltati addosso per la gioia". Gli atleti della Polha Varese, che tanti nuotatori (e tante medaglie) ha regalato alla Nazionale italiana, sono rientrati nella notte di domenica e subito sono scattati i festeggiamenti, che continueranno per tutta la settimana.

Poi Alberto si prenderà una meritata vacanza insieme ad alcuni amici, tra cui proprio Simone Barlaam, suo compagno di squadra e altro campionissimo di nuoto dell’Abbiatense. La meta? Un posto con tanta acqua, manco a dirlo. Il gruppo, infatti, trascorrerà qualche giorno in Sicilia. A questo proposito Alberto non ha dubbi: il segreto del successo sta proprio nella squadra. "Devo solo dire grazie alla società, che ci ha supportati e ci ha affidati ad allenatori come Massimiliano Tosin e Micaela Biava, che hanno fatto tanto per allenarci e per trovare strutture adatte alla preparazione nei mesi della pandemia, quando era possibile". Terminate le ferie Alberto tornerà in università, al Politecnico di Milano, dove studia Ingegneria dell’automazione. Tornerà in vasca a ottobre, per preparare la nuova stagione che culminerà nei campionati mondiali del 2022. Primo passo verso il 2024, quando sarà l’anno delle Olimpiadi di Parigi.