PAOLO GIROTTI
Cronaca

Legnano, divorzio a sorpresa tra Alfa Romeo e "Fratelli Cozzi"

Dopo oltre mezzo secolo di percorso condiviso la storica concessionaria di viale Toselli non fa più parte della rete Fiat Chrysler

Da sinistra, Pietro, Roberto ed Elisabetta Cozzi

Legnano (Milano), 31 luglio 2016 - Ci sono storie d’amore che si chiudono tra discussioni infinite e sofferenze sostanzialmente inutili e altre che, invece, hanno il sapore gelido di un inverno dei sentimenti già iniziato da parecchio tempo: un po’ come la vicenda che oggi vede al centro l’Alfa Romeo, attraverso la casa madre, e la Fratelli Cozzi di Legnano, l’autoconcessionaria di viale Toselli che per decenni ha tenuta alta la bandiera di questo marchio sul territorio. Un compito assolto anche quando la casa di Arese aveva ben pochi argomenti validi da proporre. Un legame sottolineato anche attraverso il museo automobilistico, appunto il Museo Cozzi, che in viale Toselli porta in mostra gran parte dei modelli storici della casa di Arese e anche alcuni pezzi unici.  La storia d'amore è finita un paio di giorni fa, almeno dal punto di vista ufficiale, con il laconico annuncio della Fiat Chrysler Automobiles spa che ha informato pubblicamente la clientela che la società Fratelli Cozzi «non fa più parte della rete autorizzata di vendite delle vetture Alfa». Tutto normale, tutto tracciato nel solco delle politiche di mercato e del business. Tutto come da manuale, in un settore in cui una competizione già portata alle estreme conseguenze, dopo gli anni di crisi nera ha lasciato sul campo di battaglia parecchie vittime, intese come aziende. All’addio della casa madre, però, era preferibile non rispondesse Pietro Cozzi, il padre fondatore della realtà Fratelli Cozzi. Preferibile perché Pietro con il tempo e l’età – 80 anni suonati - si è potuto permettere di permeare il suo cinismo da venditore d’altri tempi con una patina di sentimentalismo.

Pietro, forse, si sarebbe fatto scappare una parola di troppo poco «business oriented». La risposta è stata allora delegata al figlio Roberto e ha lo stesso tono stringato del primo annuncio della casa madre: «Compare in questi giorni sulla stampa la comunicazione ufficiale di FCA per la cessazione del mandato sales Alfa Romeo - Fratelli Cozzi – è la replica di Roberto -.La Fratelli Cozzi è orgogliosa di rappresentare sei marchi ufficiali Service, come strategia nata nel 2007, che ha consentito all’azienda di essere leader di mercato nella vendita delle automobili di questi marchi, con un fatturato aggregato in crescita pari a circa 19 milioni di euro, ed un numero di auto vendute pari a circa 1.500 unità annue. La maggior parte dei nostri competitor nel raggio di alcuni chilometri, hanno chiuso, hanno venduto, sono falliti, hanno bilanci fortemente negativi. La nostra leadership, consolidata negli anni, nasce da un pensiero strategico di autonomia nella gestione del business delle vendite. Questo è quello che siamo. I numeri uno». Come dire, dunque, che in questo mondo sono i numeri che contano e i numeri si portano sempre e comunque a giustificazione. Il resto? È inutile sentimentalismo.