
Alla comunità il Chiostro Solidale di Cerro Maggiore si è svolto l’incontro finale dei cicli primaverili degli Alzheimer cafè che hanno coinvolto in attività venti malati con i loro familiari
Nei giorni scorsi alla comunità il Chiostro Solidale di Cerro Maggiore si è svolto l’incontro conclusivo dei cicli primaverili dei due Alzheimer cafè di Villa Cortese, Cerro Maggiore e San Vittore Olona. Questa giornata che segue gli incontri del giovedì fatti insieme rivolti ai soli pazienti dei due Alzheimer cafè è un momento importante per le due realtà che nascono da uno stesso seme e coronano il progetto tanto caparbiamente voluto dalle associazioni di volontariato e dalle amministrazioni comunali.
Nel 2013 a Dairago vi fu il primo incontro che illustrò alla cittadinanza l’importanza e il significato del progetto "Malattia di Alzheimer una realtà con cui convivere e confrontarsi". Già allora i promotori dell’iniziativa erano consapevoli che questa esperienza, seppur umanamente straordinaria e con un reale impatto di cura per malati e familiari, non poteva rimanere confinata in un luogo ma doveva diventare patrimonio di ogni comunità; ciò era inevitabile per chi con lungimiranza osserva i fenomeni sociali.
Le malattie croniche e degenerative che colpiscono soprattutto gli ultra75enni (fascia in continua espansione, oggi circa il 12% della popolazione 7.100.000 persone di cui 1/5 circa disabili), ma questi fenomeni esistenti in modo significativo da almeno 20 anni hanno una naturale inerzia ad essere accettati.
Invecchiare e ammalarsi fa paura ed è umano pensarci il più tardi possibile, ma quando in ogni famiglia c’è almeno un ultra 80enne e molto di frequente questa persona si ammala di una malattia cronica e degenerativa allora quel fenomeno fa diventare socialmente consapevoli. Gli Alzheimer cafè diventano dunque una comunità nelle comunità in cui si risponde a un bisogno ineludibile dell’umanità e società contemporanea.
Nascono, anche di fronte a una ferita così grave dell’uomo e della famiglia risposte che, una volta superato lo stigma, diventano colme di bellezza, intelligenza e relazioni significative. Nelle comunità degli Alzheimer cafè si persegue e si incarna questo obiettivo grazie alla sapiente sinergia tra amministratori, volontari e operatori sanitari. Questa l’attività svolte negli Alzheimer cafè negli incontri: 20 pazienti, 40 familiari, provenienti da vari comuni del legnanese e 15 volontari delle due associazioni.