SILVIA VIGNATI
Cronaca

Anziani curati e seguiti a domicilio: "Dopo i fondi, servirà continuità"

Il convegno “Curare a casa. Il ruolo del terzo settore nella gestione dei servizi socio-sanitari domiciliari“, promosso dalla Fondazione Sant’Erasmo...

Il presidente Alberto Fedeli

Il presidente Alberto Fedeli

Il convegno “Curare a casa. Il ruolo del terzo settore nella gestione dei servizi socio-sanitari domiciliari“, promosso dalla Fondazione Sant’Erasmo allo Spazio 27/B di via Girardi, ha rappresentato un’occasione di confronto tra le realtà attive nel settore. "Un evento che ha segnato una positiva presa di consapevolezza del ruolo del terzo settore nei servizi di cure domiciliari – ha commentato il presidente della Sant’Erasmo, Alberto Fedeli –: non mere erogazioni di prestazioni ma appunto “cure“, attente ai diversi bisogni dell’anziano, anche relazionali, per superare le condizioni di solitudine, promuovendo più servizi e interventi in rete e a filiera, per accompagnare l’anziano nell’evoluzione delle proprie condizioni di salute".

Per il direttore della Fondazione Sant’Erasmo, Livio Frigoli, "l’incontro è servito anche per mettere in evidenza che in questo momento le risorse sono certe con il Pnrr, ma che non lo saranno quando il Pnnr si sarà esaurito, quindi l’auspicio è che convegni come questo possano permettere alle istituzioni, soprattutto alla Regione, di comprendere che è necessario dare continuità agli interventi e alle iniziative".

Sono stati forniti, inoltre, i primi dati relativi a “La cura condivisa“, progetto sperimentale (attivato da ottobre 2023) presentato dal partenariato che ha Fondazione Sant’Erasmo come capofila e che Regione Lombardia ha premiato con un finanziamento nel contesto dei fondi dedicati al terzo settore per il triennio ’23-’25. Il partenariato è composto da Fondazione Sant’Erasmo, Auser Ticino Olona, Uildm Legnano e associazione Amici del Sant’Erasmo.

I 26 anziani coinvolti hanno in comune la situazione di “povertà“, intesa non solo come carenza di risorse economiche, ma anche e soprattutto come assenza di relazioni sociali. Gli anziani hanno beneficiato di oltre 230 ore di assistenza/compagnia telefonica, 12 eventi di socializzazione, ludico-ricreativa, oltre 250 interventi di assistenza e monitoraggio medico-infermieristico, screening e monitoraggio a distanza delle condizioni di salute, circa 60 ore di servizi di consegna esami e farmaci a domicilio, trasporti e accompagnamenti (oltre 100 ore), la fornitura materiale di beni alimentari, servizi di accompagnamento alla spesa, 5 prese in carico di assistenza legale-amministrativa e 5 interventi di pulizia straordinaria dell’ambiente domestico.

Silvia Vignati