
Lo ha annuciato il sindaco Ballarini: "Ora lo aspettiamo per le scuse". Solidarietà del capitano dell’Inter Lautaro per i ragazzi del Din Don Dan.
Qualche giorno fa, un episodio increscioso aveva scosso il ristorante inclusivo Din Don Dan, un luogo nato con l’obiettivo di valorizzare le persone con disabilità attraverso il lavoro e l’incontro con il pubblico. Qualcuno, con incredibile spregiudicatezza, si era seduto a tavola, aveva consumato la cena e poi si era allontanato senza pagare il conto, lasciando dietro di sé amarezza e delusione, soprattutto nei cuori dei giovani lavoratori del locale. Un gesto piccolo, ma profondamente meschino, che aveva ferito l’entusiasmo e l’orgoglio di chi ogni giorno si impegna con passione per offrire un servizio autentico, fatto di sorrisi sinceri e accoglienza vera.
Ma la storia ha preso una piega diversa, grazie all’intervento puntuale e determinato dell’Arma dei Carabinieri, in particolare della Stazione di Corbetta guidata con attenzione e sensibilità dal comandante Giuseppe Pelaia. L’individuo responsabile è stato identificato e, forse toccato dalla risonanza dell’accaduto, ha deciso di assumersi la responsabilità delle proprie azioni: ha saldato il conto e ora si attende da lui anche un gesto simbolico ma fondamentale, quello delle scuse. "Con grandissimo piacere insieme a Claudio Beretta possiamo dirvi che il conto della cena è stato pagato da parte della persona che era scappata senza pagare", ha annunciato sul suo profilo social il sindaco Marco Ballarini. "Adesso lo aspettiamo per le scuse, perché riconoscere i propri errori è il primo passo per crescere e guardare avanti", ha specificato Claudio Beretta, anima del progetto, insieme ai ragazzi del Din Don Dan.
Ma ciò che ha davvero commosso tutti è stato un gesto inatteso, arrivato da una figura lontana geograficamente, ma vicina per sensibilità e valori. Lautaro Martinez, capitano dell’Inter, venuto a conoscenza della vicenda, ha deciso di farsi sentire con un gesto che va ben oltre il mondo del calcio. Il “Toro” ha inviato al ristorante la sua maglia ufficiale, autografata e accompagnata da una dedica speciale rivolta ai ragazzi dello staff. Un piccolo, grande simbolo che ha riempito di gioia i cuori di tutti, un abbraccio a distanza che ha riscaldato l’anima di chi, anche dopo una delusione, ha continuato a credere nella bellezza dell’incontro e nella forza dei legami autentici. In un momento in cui qualcuno aveva tentato di sminuire con un gesto vile l’impegno e la dignità di questi lavoratori speciali, Lautaro ha risposto da vero campione: mettendoci il cuore, dimostrando che la grandezza non si misura solo in campo, ma soprattutto nei piccoli gesti della vita quotidiana.