GIOVANNI CHIODINI
Cronaca

"Bimbi dimenticati in auto? Con Schiaffo no": ad Arluno il braccialetto della memoria

Il Comune regala ai neogenitori il braccialetto per non dimenticare i piccoli in auto ideato da Marco De Iuliis, designer arlunese

Il sindaco di Arluno Moreno Agolli

Il sindaco di Arluno Moreno Agolli

Arluno (Milano), 20 maggio 2018 - Ancora una bambina morta in auto per la dimenticanza di un genitore. È accaduto a Pisa. E non è il primo caso. Per evitare il ripetersi di casi del genere c’è chi ha pensato ai seggiolini allarmati, ai software installati sulle auto, alle app. Un designer arlunese ha invece pensato ad un oggetto molto più semplice che non ha bisogno di batterie, non si scarica. «Non si collega allo smartphone, niente bluetooth, niente wi-fi, niente interferenze. Un dispositivo analogico, offline, funzionale e sempre efficace» lo definisce Marco De Iuliis, il suo ideatore. Si tratta più comunemente di un braccialetto, di colore rosso, il colore universale delle emergenze, che riporta un logo e un messaggio chiaro: «Bimbo in auto». La superficie esterna è in silicone anallergico, che garantisce un’ottima presa. Non scivola e non si sfila accidentalmente. De Iuliis ha chiamato questo suo braccialetto Schiaffo. Il braccialetto va lasciato sul seggiolino dell’auto e indossato dal genitore quando vi appoggia il bambino. Una volta terminato il viaggio il genitore riprende il bambino e si toglie il braccialetto, riponendolo sul seggiolino. Il costo del braccialetto? Poco più di un pacchetto di sigarette. La proposta di adozione di Schiaffo è stata lanciata da De Iuliis, attraverso l’associazione Tenace, fondata da pochi mesi proprio per promuovere un progetto sociale in grado di contrastare l’eventualità che un bambino venga dimenticato in auto.

L'Amministrazione comunale di Arluno è tra i primi ad aderire al progetto Schiaffo. «Dimenticare i figli in auto - sostiene il sindaco Moreno Agolli - è un rischio causato da un’amnesia temporanea, basata su una dissociazione che spinge a dimenticare azioni anche di vitale importanza. I blackout possono accadere in condizioni di stress, per cattivo o poco sonno, in casi di tensione emotiva o affaticamento fisico, ma possono capitare anche in situazioni di apparente tranquillità». «Se prevenire i blackout è difficile, occorre allora ridurre i rischi legati alle amnesie, dotandosi di dispositivi funzionali a ricordare la presenza del bambino in auto. Il progetto Schiaffo, ideato da un nostro concittadino, ci sembra ben fatto e pensiamo proprio che possa funzionare». Il Comune sarà parte attiva: «Doneremo il braccialetto a tutte le coppie quando nascerà un bambino. Con questo dono, l’Amministrazione comunale vuole dare il benvenuto al nuovo componente della comunità, con l’augurio che possa crescere bene e magari ricambiando, un giorno, con un piccolo, ma prezioso contributo civico, come è questo semplice braccialetto creato per avvolgere e proteggere la vita» ha aggiunto lo stesso sindaco.