CAMILLA GARAVAGLIA
Cronaca

Bareggio, cittadini contro la demolizione dell’Ex Cartiera: “Il caminone è parte della nostra storia”

Continuano le azioni pubbliche di un gruppo di cittadini, anche se il Piano Ex Cartiera è già stato approvato. E c’è chi ricorda: “Mia nonna è nata lì. Non si cancella la storia”

I cittadini attivi contro il Piano Ex Cartiera

I cittadini attivi contro il Piano Ex Cartiera

Bareggio – A giugno la Giunta comunale di Bareggio ha approvato definitivamente il Piano ex Cartiera, anche se in modo non del tutto indolore: il Comitato Ex Cartiera e altre realtà cittadine, infatti, hanno sollevato preoccupazioni e critiche riguardo la demolizione della struttura, considerata un'importante testimonianza storica del passato del paese. Tra queste, la Fondazione Riusiamo l’Italia, che ha anche offerto la propria esperienza nei processi di rigenerazione urbana per trovare soluzioni che potessero valorizzare l’area.

Tanti anche i singoli cittadini che si sono spesi per la Ex Cartiera: l’architetto Ida Bonfiglio, che ha suggerito di attendere l’esito dell’istanza presentata al Ministero della Cultura per conservare almeno una parte dell’edificio storico; il consigliere comunale Monica Gibillini, che ha sottolineato l'importanza di preservare l’edificio sede dell’associazione Avis e il “caminone”, come previsto dal Piano di Governo del Territori, facendo notare la necessità di avviare una perizia per valutare le aree che il Comune perderebbe con il nuovo Piano (circa 2.000 metri quadri, secondo il consigliere). Nonostante queste considerazioni, la Giunta ha respinto tutte le osservazioni.

In risposta, un gruppo di cittadini attivi, tra cui Silvia Bona, Emiliano Fornaroli, Gabriella Sansottera, Valentina Beolchi, Grazia Castaldini, Matteo Calati, Giorgio De Ambroggi e Monica Gibillini, ha organizzato diverse iniziative pubbliche per informare e ascoltare la comunità. "Lo scopo delle nostre azioni pubbliche – affermano i promotori – è duplice: informare sulle decisioni prese dall’Amministrazione e continuare ad ascoltare il cuore del paese, le voci e le emozioni dei cittadini.

La maggior parte dei residenti si è detta sorpresa e dispiaciuta per la decisione di demolire completamente un edificio che rappresenta un’importante traccia della storia di Bareggio. Per molti, il “caminone” deve rimanere come simbolo dell’energia e del lavoro che hanno contribuito alla crescita del paese. Altri comuni vicini, come Cornaredo e Sedriano, hanno rigenerato edifici storici trasformandoli in biblioteche e teatri, creando spazi di cultura e aggregazione sociale: anche la comunità bareggese dovrebbe avere un luogo in cui identificarsi.

Le testimonianze raccolte mostrano un forte legame emotivo con l’ex Cartiera: “Mia nonna è nata lì… Non si cancella la storia quando profuma”, scrivono i residenti. C’è un senso diffuso di disappunto nel vedere che, nonostante si parli spesso di tradizioni e cultura locale, la pratica di preservarle sembra incontrare difficoltà e rinunce. “Cancellare è irrispettoso della cultura locale”, affermano. Già in passato, Bareggio ha visto la scomparsa di vari elementi storici come l’arco della corte del municipio, i lavatoi, corte Mantova e Da Vici. Abbattere la Cartiera sarebbe, per molti, il colpo di grazia.

Non solo: la Città metropolitana di Milano in occasione della Valutazione Ambientale Strategica del Piano di Governo del territorio (PGT) aveva osservato che tutti i Piani Attuativi del PGT, tra cui rientra quello riferito alla ex Cartiera, venissero sottoposti al Parco Agricolo Sud Milano per la verifica di incidenza ambientale. Nella definitiva approvazione del Piano ex Cartiera, la Giunta non menzionerebbe alcunché sul parere del parco Sud. Pertanto, il consigliere Monica Gibillini ha sottoposto al sindaco la richiesta di revoca in autotutela del Piano ex Cartiera in attesa di sottoporre richiesta di parere al Parco Sud