FABRIZIO VALENTI
Cronaca

Storia, identità e tradizione: Magenta commemora la battaglia del 1859

L’ex sindaco Luca Del Gobbo ha consegnato una medaglia al presidente della Pro Loco, Pietro Pierrettori, per l’impegno profuso in questi anni nel fare crescere questo evento

Commemorazione Battaglia di Magenta

Magenta, 5 giugno 2017 - Storia, identità, tradizione. Le celebrazioni della Battaglia di Magenta, raccolgono in sé tutto questo. E anche ieri per la città, teatro della seconda Guerra d’Indipendenza, è stata una vera e propria festa di popolo. Al mattino, il lunghissimo corteo che con partenza dalla piazza Formenti ha attraversato la città per poi giungere all’Ossario dei caduti del 4 Giugno 1859 per la Santa Messa celebrata dal parroco don Giuseppe Marinoni. Il corteo come sempre alla presenza delle diverse autorità istituzionali, ha fatto registrare la partecipazione di un gran numero di figuranti provenienti da tutta Europa, oltre che delle bande cittadine.

Nel pomeriggio, il clou in piazza Liberazione, dove è andata in scena la 23 esima rievocazione storica della battaglia che aprendo le porte verso Milano, con la sconfitta degli Austriaci segnò una tappa fondamentale per la costruzione dell’unità d’Italia. Sul palco come da cliché, instancabile narratore della rievocazione storica, il presidente della Pro Loco Pietro Pierrettori che con la consueta passione e competenza, ha illustrato al folto pubblico gli spostamenti degli eserciti in campo con la ‘manovra a tenaglia’ dei franco piemontesi nei confronti delle truppe asburgiche. Sul campo il comandante Antonello Rota, appassionato anche lui di storia militare e da ventitré anni a questa parte, al fianco di Pierrettori, nel coordinare i movimenti dei figuranti. «Quella di Magenta – ha ricordato Pierrettori – è stata una battaglia particolarmente cruenta, si combatteva alla baionetta, corpo a corpo. Molti soldati morirono nei giorni successivi per le emorragie conseguenti alle ferite. L’esito fu particolarmente incerto e solo alla sera verso le 19 ci fu la certezza che la strada verso Milano era sgombra».  Uno scontro, peraltro, dove giocò anche un po’ di fortuna. «Il Generale Austro Ungherese Gyulay l’indomani avrebbe potuto contrattaccare sfruttando le forze fresche che il suo esercito disponeva nella vicina Lomellina, ma esitò – ha detto ancora Pierrettori nella sua ricostruzione – se avesse scelto diversamente, forse, oggi saremmo qui a raccontare un’altra storia».

Al termine della manifestazione l’ex sindaco di Magenta Luca Del Gobbo, oggi Assessore regionale, ha voluto a nome del presidente di Regione Lombardia Roberto Maroni, consegnare una medaglia al presidente della Pro Loco per l’impegno profuso in questi anni nel fare crescere questo evento». Una onorificenza è stata consegnata anche dal sindaco Marco Invernizzi al maestro della Banda dell’Associazione Nazionale dei Vigili del Fuoco Imerio Castiglioni. Un sodalizio giovane ma che si è già fatto onore, andando a fare crescere ulteriormente in numero e qualità, le realtà musicali presenti in città. E, ancora a proposito di musica, in serata, nel cortile del palazzo comunale è andato in scena il tradizionale concerto della Fanfara dei Bersaglieri ‘Nino Garavaglia’ con la Banda 4 Giugno 1859.