Cerro Maggiore (Milano) – La giunta cerrese rilancia il piano per completare la chiusura definitiva dell’ultimo lotto della ex discarica Baraggia. Una bozza di convenzione è stata presentata in Commissione Territorio e Ambiente. Una volta approvata, verrà inviata alla Città Metropolitana di Milano prima di passare al consiglio comunale per il voto finale anche se il progetto al momento non ha l’appoggio del comune di Rescaldina, che condivide la zona interessata.
Il piano cerrese riguarderà esclusivamente la porzione di territorio appartenente a Cerro Maggiore. La giunta guidata da Nuccia Berra ha così rilanciato il progetto che era stato promesso in campagna elettorale e che porta alla chiusura definitiva del sito. “Si tratta di un progetto ambizioso – afferma l’amministrazione – che mira prima di tutto a riempire la depressione della ex cava, mettendo fine per sempre all’ipotesi di una riapertura della discarica. Inoltre, guardando al futuro, desideriamo trasformare quell’area, in passato fonte di tanti problemi, in un impianto eco-sostenibile per la produzione di energia pulita una volta terminata la prima fase di chiusura definitiva”.
Il piano di recupero ambientale prevede un processo decennale per riempire la cavità della cava con terre e rocce di scavo, oltre a materiali che rispettino i requisiti di ‘Colonna B’, così da permettere che l’area sia compatibile con il nuovo Pgt, designata come “area pubblica per la produzione di energia rinnovabile”. Per realizzare questo intervento è stata istituita una nuova società, Renna srl.
Tuttavia, il sindaco di Rescaldina, Gilles Ielo, ha espresso sorpresa per l’iniziativa: “Non siamo stati coinvolti né informati su aspetti rilevanti, come la creazione di questa nuova società, di cui siamo venuti a conoscenza soltanto ieri”.