Arrivati lunedì pomeriggio a Santiago di Compostela, ieri gita a Finisterre in bus, oggi rientro in Italia. Carlo Motta, dalla Spagna, ci manda un whatsapp sintetico: "E’ andato tutto bene". Si conclude nel migliore dei modi l’avventura del volontario cuggionese, che ha preso parte alla terza edizione di "CamminAutismo", progetto di sensibilizzazione sull’autismo, dal rigoroso approccio scientifico. Un’esperienza unica e trasformativa. Carlo, 64 anni, ha camminato fianco a fianco con 15 giovani autistici (dai 13 ai 30 anni) negli ultimi 114 km (in 6 tappe) dell’itinerario percorso dai pellegrini fin dal Medioevo, nel tratto da Sarria fino a Santiago. "CamminAutismo" nasce dalla collaborazione tra associazioni, cooperative e aziende sanitarie come l’Asl Città di Torino e altre realtà del terzo settore. "Per tutto il percorso sono stati con noi due carabinieri che, tramite un accordo tra Polizie europee, hanno contribuito a garantire la sicurezza sul Cammino di Santiago - racconta -. E oltre a loro, una quindicina di militi della Guardia civili, ai quali si sono aggiunte anche quattro guardie a cavallo. Se devo fare una considerazione, l’attenzione dedicata ai ragazzi e alla gestione della sicurezza stradale di un gruppo di 50 persone il parere è piu che positivo".
Silvia Vignati