CRISTIANA MARIANI
Cronaca

Legnano, in Canazza seimila residenti ma pochi servizi

L’unico sportello bancomat che era presente nel quartiere ha chiuso tempo fa, stesso destino seguito dal supermercato

Canazza

Legnano (Milano), 11 agosto 2020 - Circa quaranta giorni alle elezioni amministrative. I prossimi saranno quaranta giorni - si vota domenica 20 e lunedì 21 settembre - durante i quali i candidati sindaci e l’esercito dei componenti di liste e schieramenti che li sostengono stringeranno mani, faranno promesse, organizzeranno incontri per “ascoltare” la città. Ignorando, forse, che la città non va ascoltata soltanto durante i giorni che precedono la scelta elettorale dei cittadini. Anche perché se un candidato necessita di queste ultime settimane per capire quali siano i problemi di Legnano, forse non conosce la vera essenza della città. Essenza che inevitabilmente si nasconde anche nelle periferie, zone che sono sempre sulla bocca di ogni candidato e che riempiono pagine di promesse ma che poi troppo spesso vengono ignorate nei fatti.

Negli anni Novanta chi doveva recarsi in centro diceva “Vado a Legnano”. Oggi, trent’anni dopo, dal punto di vista linguistico le cose sono un po’ cambiate, ma la percezione di lontananza dal resto della città non è cambiata fra i residenti del rione Canazza. Seimila residenti e neppure un supemercato. C’era fino a qualche anno fa, ma gli affari probabilmente non sono andati come ci si sarebbe immaginati. Tutto in questo quartiere gira attorno a via Girardi, di fatto l’unica strada insieme a viale Cadorna ad essere popolata di negozi, dove hanno sede il “Tgarba Caffè”, vero punto di riferimento di questa zona, e anche alcuni servizi come un salone di parrucchiere.

La Canazza è anche il quartiere nel quale si trova la sezione Avis cittadina, il che dovrebbe essere motivo d’orgoglio per tutti i legnanesi e per i cittadini di molti Comuni del circondario. Eppure i servizi si concludono qui. Il rione è ben collegato con il resto della città attraverso gli autobus urbani, ma il paradosso è la mancanza di servizi basilari come ad esempio lo sportello bancomat. Chi deve prelevare del denaro è obbligato a recarsi perlomeno in viale Toselli. E per un rione abitato soprattutto da famiglie e anche da molti anziani è un disservizio importante.

Oltre a pensare ad organizzare eventi o a valorizzare il quartiere per quanto riguarda le manifestazioni del tempo libero - parte imprescindibile della vita di una comunità, sia chiaro -, chi indosserà la fascia di sindaco da ottobre - il ballottaggio si terrà il 4 ottobre - dovrà fare i conti anche con mancanze di questo genere. Oltre al fatto che la Canazza è il rione più verde di tutta la città, eppure questo aspetto non è mai stato particolarmente valorizzato nel corso degli anni se non con qualche iniziativa a spot. Mancano i servizi, ma non le aree verdi nè i residenti in questo quartiere. Quindi è giunto il momento di mettere in correlazione tutti questi elementi, magari cercando di dare un aiuto concreto e consistente alle realtà associative che proprio in Canazza rappresentano il vero cuore pulsante di un quartiere che della storia e del sentimento di appartenenza fa da sempre le proprie bandiere. © RIPRODUZIONE RISERVATA