REDAZIONE LEGNANO

Canazza, il quartiere diventa un libro di storia

Più che una parocchia è un punto di riferimento religioso e socio-aggregativo. La sfida ora è l’integrazione

Definirla parrocchia è riduttivo. La chiesa di San Pietro alla Canazza, per il quartiere di cui è riferimento religioso, liturgico e aggregativo, è anche un libro di storia. Di una storia che è prossima a compiere il mezzo secolo di vita. La crescita dell’urbanizzazione fusa con quella della devozione. Due rette perpendicolari che andranno a incrociarsi in novembre e il cui intersecarsi è ben leggibile in una robusta storia. La genesi è ben ricavabile dallo stesso raccontarsi della parrocchia che, sul suo sito, si descrive come "risultato finale, e allo stesso tempo iniziale, di una presenza identificabile in un gruppo di persone che seppero, con il loro impegno di testimonianza e missionarietà nei confronti del quartiere Canazza, far lievitare una coscienza di appartenenza alla comunità cristiana viva e operante nel contesto socio- culturale del quartiere". Fu così con il primo parroco don Enrico Lazzaroni, affiancato dalle "Suore Operaie". Fu sempre così con la nascita nel 1972 -73 del centro parrocchiale San Pietro e quando il quartiere, ricevendo 366 nuove famiglie a metà degli anni settanta, si espanse. E la missione pastorale proseguì con don Felice Carnaghi e madre Antonia Luzzana, altri esempi di fede declinata nel concreto dei bisogni del quartiere.

Con don Carnaghi la comunità parrocchiale ricevette maggiore impulso anche con la formazione di una comunità di laici. Gli anni novanta cominciarono sotto il segno di don Lucio Galbiati, uno dei promotori dell’emittente decanale "Radio Punto". Sotto il suo ministero nacque la necessità di intercettare e fronteggiare un disagio giovanile emergente nel quartiere. La parrocchia, già esistente da circa vent’anni, ebbe nel 1998 la consacrazione ufficiale dall’allora arcivescovo di Milano Carlo Maria Martini. Ulteriore impulso diedero don Gianni Cazzaniga che approfondì l’aspetto educativo. Dopo l’avvento dell’unità pastorale Oltresempione, dal 2013 è don Sebastiano del Tredici a reggere la parrocchia. La sfida attuale si chiama soprattutto integrazione nel quartiere delle famiglie straniere. Con la filosofia delle origini improntata ad accoglienza e operosità cristiana.

Cristiano Comelli