Canegrate, 9 agosto 2024 – Si tinge di giallo il ritrovamento di un morto nel parchetto di via Marconi, a due passi dal centro del paese. L’uomo, un 38enne di origini tunisine, era stato rinvenuto cadavere sabato 27 luglio, intorno alle 4 del mattino.
È stato un malore la causa della morte. Sul corpo dell’uomo è stata disposta l’autopsia, i cui primi esiti indicano che la morte è avvenuta per un’emorragia a un polmone.
Ipotesi lite
Tuttavia, i contorni della vicenda sono ancora poco chiari. È plausibile, infatti, che l’uomo avesse avuto una colluttazione con un’altra persona e il malore sarebbe quindi successivo a uno scontro fisico.
Sul caso indagano i carabinieri della compagnia di Legnano. Al momento non è possibile avanzare l’ipotesi di un omicidio preterintenzionale. La zona di via Marconi, già in passato al centro di risse e liti, si trova nuovamente sotto i riflettori a causa di questo nuovo dramma. Gli inquirenti stanno raccogliendo testimonianze e analizzando ogni dettaglio per verificare eventuali collegamenti con gli episodi violenti precedenti.
Nei boschi di Oleggio
Una vicenda molto simile a quanto accaduto nei boschi di Oleggio, dove qualche giorno fa era stato trovato un cadavere di un marocchino di 28 anni. Adesso si sospetta che l’omicidio sia il risultato di una resa dei conti legata al traffico di droga. Era stato un ciclista a notare il corpo e ad avvisare le forze dell’ordine. Il cadavere si trovava nel cosiddetto “bosco della droga“, noto come luogo di incontro tra spacciatori e consumatori. Gli investigatori potrebbero aver identificato la vittima, che era priva di documenti. Si tratterebbe di un marocchino clandestino, senza fissa dimora e senza precedenti penali (a differenza del fratello). Sembra che il giovane abbia tentato di sfuggire ai suoi aggressori. Sul suo corpo sono state riscontrate ferite superficiali e tre tagli profondi: due sulla schiena e uno sul torace.
Un dettaglio significativo per le indagini è il fatto che il viso della vittima fosse sfregiato. Si pensa che il delitto possa essere avvenuto in un altro luogo e che il corpo sia stato poi trasportato nel bosco. L’ipotesi principale è che il ragazzo abbia cercato di entrare nel giro dello spaccio, provocando una violenta reazione. Anche lo sfregio sul volto potrebbe essere interpretato come un “messaggio“ da parte degli assassini.