Nove box per il ricovero di cani oltre a due fabbricati, uno di circa 10 metri quadrati e uno di 34 metri quadrati, tettoie, recinzioni, un cancello di ingresso, platee in cemento, tutte frutto della libera fantasia del proprietario del lotto e mai autorizzate in alcun modo dagli uffici delegati del Comune: è questo l’abuso che gli addetti del settore Settore Assetto e Gestione del Territorio del Comune di Legnano hanno portato alla luce nel 2024 in una zona boschiva a poche decine di metri da via Novara e con ingresso dalla strada sterrata interna e che, se la proprietà continuerà a non rispondere alle sollecitazioni, condurrà non solo a pesanti sanzioni, ma anche al passaggio automatico di proprietà (dal privato al Comune) di questa porzione di territorio.
Tutto prende il via con un verbale d’accertamento del Settore Assetto e Gestione del Territorio del settembre del 2024, dal quale risulta la realizzazione di opere edili in assenza di autorizzazione proprio nella proprietà verso il confine con Borsano: solitamente questi controlli portano a identificare piccole opere, un muro modificato in un appartamento piuttosto che una copertura non autorizzata, ma questa volta il proprietario è sembrato essersi spinto ben oltre e l’abuso non può certo essere considerato di minor peso solo perché in una zona boschiva e periferica della città. Anzi. Nel sopralluogo sono stati identificati, a partire dal cancello d’ingresso non autorizzato da circa 4 metri e dalla recinzione che delimita l’area, nove box con tettoia, realizzati presumibilmente per ospitare cani, due piccoli fabbricati per poco meno di 50 metri quadrati in totale, superfici in cemento e altri piccoli interventi per i quali non è stata mai richiesta alcuna autorizzazione. Nei termini temporali concessi dopo la prima verifica, poi, la proprietà non ha prodotto alcuna documentazione comprovante la regolarità delle opere eseguite né, tantomeno, un’istanza per sanare le opere edili abusivamente eseguite.
Il risultato? il Comune chiede ora a fronte della mancata risposta al primo sollecito, entro novanta giorni, la demolizione delle opere abusive e il ripristino dello stato originario dei luoghi: se i responsabili dell’abuso non provvederanno, l’area da circa 1.400 metri quadrati interessata dalle opere verrà acquisita di diritto e gratuitamente dal Comune di Legnano. Come se non bastasse, la mancata demolizione e il mancato ripristino porteranno anche a sanzioni pecuniarie per un totale di 24mila euro.