
L’ex casa di riposo Accorsi
Ultima “chiamata“ per la gestione della ex Accorsi, edificio che fu casa di riposo comunale, recuperato con un finanziamento da 5 milioni, con l’obiettivo di diventare un polo di riferimento per tutto il quartiere Canazza: va letto in questo modo l’avviso pubblico, con scadenza a metà dicembre, che avrà l’obiettivo di arrivare finalmente a individuare il futuro gestore della struttura, uno stabile che mette a disposizione migliaia di metri quadrati su quattro livelli, suddivisi in 37 appartamenti già fatti e finiti per l’housing sociale, oltre a spazi da destinare a nuove funzioni.
L’amministrazione comunale ha deliberato in questi giorni le caratteristiche che l’avviso pubblico dovrà avere, riaprendo così i giochi per l’assegnazione: un avviso che va immaginato come imminente se si considera che la procedura con l’identificazione del potenziale gestore deve concludersi a metà dicembre.
La storia dell’immobile è nota: ex Rsa comunale inattiva ormai dal 2012, la struttura era stata poi completamente recuperata grazie ai fondi veicolati da Città metropolitana e arrivati a destinazione attraverso “Integration Machine. Riqualificazione delle periferie dell’Alto Milanese“, il progetto risultato tra i vincitori del bando periferie nel 2016. Il finanziamento ha coperto 4 milioni di euro dei 5 necessari per la ristrutturazione, portata a termine solo ipotizzando a grandi linee il futuro riutilizzo. E così, concluso il recupero strutturale e messi a disposizione 37 tra monolocali e bilocali oltre agli spazi comuni (l’ex Accorsi ha una consistenza totale di circa seimila metri quadrati) si è iniziato a cercare, invano, un gestore.
Una missione impossibile che ha condotto a tre anni di infruttuose attese. La procedura attivata ora dall’amministrazione dovrà garantire una "gestione integrata e unitaria dell’immobile, preferibilmente con un unico operatore" con l’obiettivo di fornire un mix funzionale di servizi al territorio: proprio ai servizi direttamente collegati allo sviluppo del territorio, tra le altre cose, sono vincolati i fondi serviti per la ristrutturazione dell’immobile. Dopo una lunga attesa, dunque, il momento dell’assegnazione della gestione potrebbe essere vicino.