PAOLO GIROTTI
Cronaca

Legnano, ex casa di riposo Accorsi: si cerca il futuro gestore

Avviso pubblico del Comune per l’assegnazione dello stabile ristrutturato. Da tre anni la ricerca è infruttuosa, per il mix di funzioni da garantire

L’ex casa di riposo Accorsi

Ultima “chiamata“ per la gestione della ex Accorsi, edificio che fu casa di riposo comunale, recuperato con un finanziamento da 5 milioni, con l’obiettivo di diventare un polo di riferimento per tutto il quartiere Canazza: va letto in questo modo l’avviso pubblico, con scadenza a metà dicembre, che avrà l’obiettivo di arrivare finalmente a individuare il futuro gestore della struttura, uno stabile che mette a disposizione migliaia di metri quadrati su quattro livelli, suddivisi in 37 appartamenti già fatti e finiti per l’housing sociale, oltre a spazi da destinare a nuove funzioni.

L’amministrazione comunale ha deliberato in questi giorni le caratteristiche che l’avviso pubblico dovrà avere, riaprendo così i giochi per l’assegnazione: un avviso che va immaginato come imminente se si considera che la procedura con l’identificazione del potenziale gestore deve concludersi a metà dicembre. 

La storia dell’immobile è nota: ex Rsa comunale inattiva ormai dal 2012, la struttura era stata poi completamente recuperata grazie ai fondi veicolati da Città metropolitana e arrivati a destinazione attraverso “Integration Machine. Riqualificazione delle periferie dell’Alto Milanese“, il progetto risultato tra i vincitori del bando periferie nel 2016. Il finanziamento ha coperto 4 milioni di euro dei 5 necessari per la ristrutturazione, portata a termine solo ipotizzando a grandi linee il futuro riutilizzo. E così, concluso il recupero strutturale e messi a disposizione 37 tra monolocali e bilocali oltre agli spazi comuni (l’ex Accorsi ha una consistenza totale di circa seimila metri quadrati) si è iniziato a cercare, invano, un gestore.

Una missione impossibile che ha condotto a tre anni di infruttuose attese. La procedura attivata ora dall’amministrazione dovrà garantire una "gestione integrata e unitaria dell’immobile, preferibilmente con un unico operatore" con l’obiettivo di fornire un mix funzionale di servizi al territorio: proprio ai servizi direttamente collegati allo sviluppo del territorio, tra le altre cose, sono vincolati i fondi serviti per la ristrutturazione dell’immobile. Dopo una lunga attesa, dunque, il momento dell’assegnazione della gestione potrebbe essere vicino.