
La casa di riposo Leopardi a Villastanza
Parabiago, 13 marzo 2017 - Diffide, vibranti botte e risposte, accuse reciproche e interrogazioni in Consiglio comunale. È oramai guerra aperta sulla vicenda delle tariffe dei 20 ospiti convenzionati alla casa di riposo privata "Leopardi". L'ultima diffida in ordine di tempo è quella ufficializzata ora dal dirigente del Comune Sergio Giudici all'indirizzo della società "La Villa" che gestisce la struttura e che a sua volta aveva diffidato i consiglieri comunali di opposizione che - nel rispetto del loro ruolo istituzionale - avevano, con un comunicato stampa, dato notizia dell'aumento tariffario e chiesto legittimamente chiarimenti alla Giunta Cucchi. La stessa società "La Villa" aveva poi diffidato anche le testate giornalistiche locali che avevano pubblicato quella nota diramata dai consiglieri comunali di minoranza. Da ricordare che nella nuova casa di riposo Leopardi vi sono 20 posti convenzionati con il Comune e occupati appunto da 20 anziani che erano in lista di attesa alla Rsa comunale "Albergo del nonno". Per tutti loro la convenzione tra il il Comune e la proprietà della Leopardi impone che il trattamento tariffario debba essere lo stesso della casa di riposo pubblica (l'Albergo del Nonno di Ravello, appunto) dove la quota utente è pari a 60 euro al giorno.
Dal primo gennaio però per questi 20 ospiti convenzionati della Leopardi, la tariffa è aumentata a 65 euro e la direzione aveva sostenuto in una nota che era stato appunto il dirigente comunale a indicare loro per iscritto quell'aumento. Ora è arrivata invece la secca smentita - corredata di diffida - dello stesso Giudici: "La mia comunicazione del 9 settembre 2016 si limitava ad affermare che nel bilancio di previsione 2016-2018 lo stanziamento 2017 relative agli introiti della RSA comunale, era fissato in € 1.546.190,00, corrispondente ad una tariffa giornaliera di 65 euro perchè tale era Ia volontà politica espressa a quel tempo. "La Villa" continua a fare quindi riferimento a quella mia comunicazione, ma omette colpevolmente di aver ricevuto poi un'altra mia nota del 16 dicembre scorso con Ia quale comunicavo invece che il Consiglio comunale aveva approvato il bilancio di previsione 2017-2019 dove Ia tariffa giornaliera per l'accesso alla RSA comunale era stata fissata, per l'anno 2017, in 60 euro e che la stessa cifra andava quindi applicata ai venti posti della Leopardi convenzionati con il Comune". Secondo il dirigente comunale insomma, il gestore della casa privata Leopardi avrebbe aumento la tariffa a 65 euro in virtù di una vecchia comunicazione che era invece poi stata rivista dopo l'approvazione dell'ultimo bilancio di previsione. "Dal momento che "La Villa" - conclude Giuduci - ha invece applicato lo stesso la tariffa di 65 euro, nonostante gli avessi io ribadito due volte il concetto per iscritto, abbiamo ora diffidato lei e il proprietario della struttura a rispettare gli obblighi della convenzione e a ripristinare immediatamente e una volta per tutte la quota originaria di 60 euro".