CHRISTIAN SORMANI
Cronaca

Casorezzo, tutti in bici per dire "no" alla discarica/ FOTO

Famiglie intere si sono date appuntamento nell’area della ex cava di Casorezzo dove sono già iniziati i lavori

Attivisti di Legambiente insieme a famiglie e cittadini nell’ex cava di Casorezzo

Casorezzo (Milano), 14 settembre 2020 -  Una biciclettata nel parco del Roccolo per dire “no“ alla discarica fra Busto Garolfo e Casorezzo. In tanti, famiglie intere, adulti, bambini e ambientalisti si sono ritrovati ieri alle cave di Casorezzo per valorizzare gli aspetti positivi che ci sono all’interno del parco insieme al comitato e a Legambiente e per alzare la voce contro il progetto della discarica. Le persone che hanno partecipato hanno percorso il perimetro della cava per rendersi conto dei lavori che sono stati effettuati all’interno della ex cava. "La gente è rimasta scioccata perchè la visione attuale è veramente devastante - hanno spiegato gli organizzatori -. Poi abbiamo portato tutti alla Cascina Isidoro per scoprire le bellezze nascoste della nostra zona". Legambiente Parabiago ha mandato una mail al sindaco di Milano, chiedendo anche l’intervento del ministro Costa.

Una proposta che è nata ieri insieme al Parco del Roccolo e ai sindaci di zona per rivolgersi direttamente al ministro competente: "Se si farà tutto questo il signor Sala ed il signor Fontana di muoveranno sicuramente". Nei giorni scorsi era stato proprio il comitato Antidiscarica a scrivere al sindaco di Milano, presidente di Città metropolitana, ente che ha rilasciato le autorizzazioni necessarie per far partire i lavori della discarica. Sul tema è intervenuto anche il consigliere regionale della Lega, Curzio Trezzani, non senza polemica. "Contro Regione Lombardia, che si è espressa più volte in modo contrario e che comunque sulla cava il non ha alcuna competenza in materia, il comitato e i sindaci di Busto e Casorezzo non perdono tempo a scagliarsi duramente ma pare proprio che per rivolgersi a Giuseppe Sala i toni siano notevolmente più pacati".

«Ci saremmo aspettati invece una presa di posizione più forte e decisamente più dura. Comunque sia, anche la Lega si unisce all’appello del comitato e chiede, per l’ennesima volta, a Città metropolitana che vengano revocati i permessi per la realizzazione di una discarica tra Casorezzo e Busto Garolfo e che Sala, prestando fede alle proprie parole, non presenti alcuna memoria difensiva sul ricorso presentato dal PLIS e dai comuni interessati". Intanto in Regione, il consiglio della Lombardia ha approvato un emendamento che introduce un nuovo criterio che escluda lr l’insediamento di attività di trattamento e smaltimento rifiuti, ovvero i corridoi primari della rete ecologica regionale. L’area delle cave di Casorezzo è interessata nel corridoio primario della rete ecologica regionale. Città Metropolitana dovrà rispettare anche questo nuovo criterio in caso di ricorso.