
Salvatore Verdoliva
Legnano (Milano), 10 gennaio 2015 - Dagli sfratti fino ad arrivare alla difesa di Silvio Berlusconi, passando per un pignoramento nei confronti di Equitalia: Salvatore Verdoliva è quello che a tutti gli effetti si può definire un vero avvocato in prima linea. Un po’ perché non si arrende a certe evidenze e un po’ perché fa parte di quella schiera di persone che intendono il proprio mestiere anche come una missione. Anche per questo - e perché in effetti la sentenza gli dava pienamente ragione - ha chiesto il pignoramento della cassa di Equitalia. «È una prassi che avrei applicato con qualsiasi altra controparte - spiega il legale, che ha lo studio a Legnano -. Di certo un provvedimento nei confronti di una realtà come Equitalia qualche sassolino dalla scarpa in più lo toglie, ma l’importante è che la mia cliente abbia avuto quello che le spettava. Anche se non è ancora finita». Andiamo con ordine: a un’insegnante viene recapitata una cartella di Equitalia da 2.300 euro. La donna si affida all’avvocato Verdoliva e presenta ricorso. «Il giudice ha cancellato la maggior parte del debito, riconoscendo come dovuti soltanto 318 euro - racconta Verdoliva -, che la mia cliente ha regolarmente pagato». Pagare: un dovere che la donna ha rispettato, ma che Equitalia non ha neppure considerato. Le spese legali, infatti, erano proprio a carico dell’ente. «Ho sollecitato Equitalia, senza però mai avere risposta - prosegue l’avvocato - e quindi ho contattato l’ufficiale giudiziario chiedendo di mettere in atto il pignoramento della cassa».
Verrebbe da pensare a un debito talmente alto da non poter essere saldato. Equitalia doveva forse migliaia di euro all’assistita del legale legnanese? «Le spese legali ammontavano a circa 650 euro». Un’inezia per una realtà del genere. Un’inezia per chi praticamente ogni giorno invia ai cittadini italiani cartelle esattoriali che fanno venire più di qualche mal di testa. Eppure Equitalia ha pagato, con un assegno circolare, soltanto nel momento in cui è stato paventato il pignoramento della sua cassa. La vicenda però non è ancora conclusa. «Nonostante la sentenza favorevole alla mia cliente - aggiunge Verdoliva -, Equitalia si è «dimenticata» di togliere il fermo amministrativo alla sua auto. In sostanza questa donna da due anni non può utilizzarla, nonostante tutti i debiti siano stati saldati. Per questo chiederemo i danni». Battagliero nei confronti di Equitalia, ma non solo. Ogni anno Salvatore Verdoliva «devolve» gratuitamente il proprio tempo per alcune cause pro bono. «Quello dell’avvocato è di certo un lavoro, ma anche un ruolo sociale. Per questo cerco quando e come posso di aiutare chi ha bisogno. Ci sono tante persone in difficoltà che non possono permettersi di pagare un legale e io nel mio piccolo cerco di fare qualcosa» afferma.