Nonostante la decisione, Solter ha ora rilanciato con un nuovo ricorso, portando il caso davanti al Consiglio di Stato, dove le parti si affronteranno nel secondo grado di giudizio. Questa battaglia legale, tutt’altro che isolata, è l’ultima di una lunga serie di contenziosi tra amministrazioni locali e operatori privati interessati al sito. A gennaio, il Consiglio di Stato aveva già favorito Solter, confermando i permessi ottenuti dall’impresa per costruire la discarica, decisione ratificata dalla Città Metropolitana di Milano. Con una rete sempre più intricata di ricorsi e controricorsi, la questione si configura come uno scontro tra interessi pubblici e privati senza esclusione di colpi. Solter S.r.l. è proprietaria dal 2012 della discarica di inerti ubicata in via delle Cave s.n.c. nel comune di Busto Garolfo, già in gestione alla società Vibeco s.r.l. dal 2010 e precedentemente di proprietà della Inerti Ecoter SGA s.r.l.: presso la discarica si effettua principalmente il conferimento di terra, rocce e rifiuti non pericolosi classificati inerti.
La cava si trova nel cuore del Parco del Roccolo, una vasta area verde di 1.810 ettari nel nord-ovest della Provincia di Milano, che abbraccia i Comuni di Arluno, Busto Garolfo, Canegrate, Casorezzo, Nerviano e Parabiago. Di questo territorio, l’80% è dedicato all’agricoltura, il 9% è coperto da boschi e la parte restante ospita una complessa rete irrigua, aree di estrazione, costruzioni e infrastrutture stradali. Si tratta di una zona con una forte valenza ambientale ed ecologica, già appesantita dalla presenza di quattro discariche. Eppure, la Città Metropolitana di Milano, responsabile della Valutazione d’Impatto Ambientale, ha più volte dato il via libera, ritenendo compatibile l’impatto ambientale delle attività nel parco.