CHRISTIAN SORMANI
Cronaca

Scempio al cimitero di Cittanova, dopo l'arresto del vigile il comune di Cerro Maggiore attende gli atti

"Non ci è arrivato nulla, ufficialmente l’agente di polizia locale è in ferie", dicono dall’amministrazione comunale. L’uomo è coinvolto nell’operazione calabrese Aeternum

I lavori al cimitero di Cittanova

Cerro Maggiore (Milano) – "Non sappiamo ancora nulla, ufficialmente l'agente di polizia locale è in ferie!". Dall'amministrazione comunale di Cerro tutto tace. Nessuna carta ufficiale che riguardi il vigile coinvolto nelle indagini sui fatti del cimitero di Cittanova, in Calabria. L’operazione, denominata “Aeternum”, ha preso le mosse da una denuncia presentata ai carabinieri della stazione di Cittanova nel dicembre del 2018, quando un cittadino di quel comune si era accorto che, all’interno del tumulo di un proprio caro estinto, era stata abusivamente inserita una seconda salma. La successiva attività d’indagine ha permesso di ipotizzare l’esistenza di un’associazione per delinquere finalizzata alla “gestione in esclusiva” degli affari cimiteriali del Comune di Cittanova (Reggio Calabria).

Fra gli arrestati c'è anche l'agente di polizia locale di Cerro, arrivato in paese quattro anni fa poco prima del Covid. L'uomo, a cui manca poco per andare in pensione, attualmente per il comune di Cerro risulta in ferie dopo i turni stabiliti per la sagra di San Bartolomeo. È stato coinvolto nelle indagini insieme a un collega, ancora in servizio presso il comando locale calabrese e al comandante facente funzione della Polizia Municipale di Cittanova, all’epoca dei fatti vice comandante responsabile del servizio di Polizia Mortuaria.

In paese l'eco dagli arresti ha fatto il giro di vie e locali. L'agente di polizia locale calabrese è molto conosciuto e ritenuto una persona molto ligia al dovere. "Vedremo quando arriveranno le carte. Verrà certamente sospeso e dovrà riconsegnare l'arma in suo possesso" spiegano dal comune di Cerro Maggiore. L'uomo, insieme agli altri agenti della polizia locale calabrese e del tecnico comunale, pur essendo tutti stati pienamente consapevoli di quanto accadeva nel cimitero, non sono mai intervenuti per bloccare le operazioni o, quantomeno, per imporre agli operai una diversa prassi di esecuzione delle operazioni che fosse conforme alla normativa, lasciando l’impresa libera di proseguire i lavori al cimitero, distruggendo tutto, persino le salme che in centinaia sono scomparse per sempre. A Cerro Maggiore nel dicembre del 2022 era stato arrestato il messo comunale per atti persecutori verso la compagna.