PAOLO GIROTTI
Cronaca

Legnano, i conti del Comune: dove si spende di più e come cambiano le tasse

Legnano, il bilancio previsionale 2024 presentato in Consiglio. L’obiettivo approvarlo entro fine anno per poter operare senza vincoli

Lorenzo Radice, sindaco di Legnano nell’aula del Consiglio comunale. Il primo cittadino ha chiesto al Governo di evitare tagli ai Comuni

Restano invariati tributi e tariffe perché non cambiano Imu, Tari, addizionale comunale all’Irpef ma, mentre sono confermati anche i livelli tariffari dei servizi pubblici, è indubbio che uno degli elementi principali che emerge dai "numeri" è la crescita della spesa sociale: sono queste alcune caratteristiche del bilancio previsionale 2024 del Comune di Legnano, approdato in aula nei giorni scorsi per la presentazione con l’obiettivo d’essere discusso e approvato entro la fine dell’anno.

Traguardo necessario per operare da subito senza vincoli nella spesa corrente, con la possibilità di approvare in anticipo il conto consuntivo, di sbloccare le risorse, il cosiddetto "avanzo", da investire in opere pubbliche. Il bilancio, dunque, pareggia a 109 milioni 531mila euro e vede assestarsi le spese correnti al 60,32% contro il 38,9% delle spese in conto capitale. Fra gli oltre 66 milioni di spese correnti inserite nel documento presentato pochi giorni fa la parte più consistente è relativa al funzionamento della macchina comunale (18,8%), seguita dal sociale con il 18%, da "sviluppo sostenibile e tutela del territorio" (rifiuti, manutenzione aree a verde) con il 17,4%, e dall’istruzione con il 13,1%.

Le criticità maggiori per il Comune sono legate alle spese correnti, mentre continua la fase di disponibilità di risorse per gli investimenti: fra gli aumenti nelle spese correnti previsti nel bilancio previsionale 2024 inflazione e rincaro materie prime pesano per oltre 210mila euro sul trasporto pubblico locale e la ristorazione scolastica, mentre i bisogni sociali portano a prevedere quasi mezzo milione di euro in più fra servizi sociali ed educativi e servizi per lo sviluppo del mercato del lavoro.

"Di fronte a un aumento continuo della spesa sociale i Comuni non possono essere lasciati soli dal Governo – ha commentato il sindaco Lorenzo Radice –. Preoccupa che da Roma arrivino segnali di tagli per gli enti locali di 200 milioni che per Legnano varrebbero 200mila euro: creerebbe un aggravio alla spesa di oltre 700mila euro".