Legnano (Milano) – Dopo una lunga serie di offese veicolate attraverso i social, l’autore dei continui attacchi è stato condannato per aver offeso la reputazione di un’assessora della Giunta di Lorenzo Radice. A raccontare questo epilogo, pur evitando di scendere nei particolari, è stata la diretta interessata, l’assessora con la delega alla Quotidianità Monica Berna Nasca, durante l’ultima seduta di consiglio comunale. Nasca ha chiesto la parola all’inizio della serata proprio per raccontare la vicenda, che l’ha coinvolta in prima persona. “Mi sembra doveroso in questa sede rendere nota una sentenza, che giunge dopo una serie di fatti che hanno riguardato la mia persona e la mia famiglia – ha spiegato l’assessora legnanese -. È una comunicazione che espongo non senza dispiacere. Un cittadino legnanese, del quale ometto le generalità per compassione e comprensione umana, è stato condannato a una pena detentiva sostituita da una pecuniaria. Pena, aggiungo, molto severa, fortunatamente sospesa, per aver offeso più volte la mia reputazione”.
Nasca ha spiegato il caso specifico, che riguarda una serie di offese veicolate attraverso i social, che ancora fino a poco tempo fa caratterizzavano le uscite del cittadino poi condannato. “Cosa dice la sentenza? Si tratta di un legnanese, peraltro ben noto, che più volte è stato tra il pubblico in questa sala comunale - ha rivelato Nasca -. Una vera persecuzione che dura da anni tramite social media, violenti e diretti affronti personali che hanno coinvolto a più riprese anche i miei figli e mio marito”. Ma Nasca non è stata l’unico bersaglio dei continui insulti del legnanese, evidentemente ritenuti particolarmente gravi dal giudice. “Lo stesso personaggio – ha aggiunto l’assessore legnanese prima di chiudere il suo intervento - non ha risparmiato il sindaco, gli assessori e altri consiglieri con sguaiati insulti e pesanti minacce. Una vicenda triste che spero possa terminare qui, anche perché so bene che chiunque sia impegnato nella vita politica o amministrativa è spesso oggetto di attacchi di questo genere”.