REDAZIONE LEGNANO

Consiglio Comunale a Legnano, niente due diligence su investimenti Neutalia

In Consiglio Comunale di Legnano, il sindaco Radice ha respinto la mozione di Brumana sulla due diligence per l'impegno di Amga in Neutalia, con la maggioranza che vota contro e l'opposizione a favore. Brumana accusa Radice di voler minare la credibilità dell'azienda per scopi politici.

Consiglio Comunale a Legnano, niente due diligence su investimenti Neutalia

Non ci sarà alcuna due diligence, almeno in questa fase, per approfondire i possibili rischi che Amga potrebbe affrontare in futuro in virtù degli investimenti derivati dall’impegno in Neutalia, la società di gestione del termovalorizzatore di Borsano: a sancire che le posizioni sull’imponente piano industriale di Neutalia tra maggioranza e gran parte dell’opposizione sono diverse è stato l’ennesimo confronto in Consiglio motivato dalla mozione presentata dal consigliere del movimento dei Cittadini, Franco Brumana, che chiedeva appunto un supplemento d’indagine sul piano industriale prima di impegnare Amga, società partecipata dal Comune. Sull’aspro scontro tra Brumana e il primo cittadino, Lorenzo Radice, si è poi sviluppata la discussione, ben presto naufragata tra le onde delle reciproche accuse tra i due. Radice ha accusato Brumana di voler, da due anni a questa parte, "minare la credibilità di un’azienda pur di raggiungere un obiettivo politico" e ha difeso le scelte fatte sino ad ora, spostando solo in là nel tempo, ad esempio, una due diligence che certo verrà effettuata, ma in una diversa fase dell’operazione e cioè quando sarà dato mandato a Neutalia di procedere. Nella risposta anche l’accusa a Brumana d’aver basato le proprie tesi su falsità, tema reiterato ogni volta a partire da un dato errato citato dallo stesso Brumana sul bilancio di Amga. Sui presupposti della mozione, dunque, e sulle intenzioni di Brumana interpretate dal sindaco si è incagliata ogni possibilità di confronto. Anche il tentativo di emendare la mozione da parte di Brumana - che ha detto poco prima di aver assistito a un " impressionante attacco personale" nei suoi confronti non ha avuto riscontro. Esito finale: tutta la maggioranza ha votato compatta contro la mozione mentre tutta l’opposizione, escluso Letterio Munafò di Forza Italia, astenuto, ha votato a favore. P.G.