
Il sindaco Marco Ballarini canta vittoria
CORBETTA (Milano), 4 settembre 2017 - Vittoria amara per il Comune di Corbetta, che da sentenza emessa dal tribunale del lavoro di Milano non sarà costretto a reintegrare G.G., l’ex dipendente pizzicato fuori dal municipio in orario lavorativo dopo aver fatto timbrare il cartellino a un collega. Ecco i fatti: il 9 novembre 2016 G.G., dipendente del municipio, lascia prima dell’orario previsto il posto di lavoro. Al suo posto, a timbrare il cartellino è il collega A.I. I due operai vengono sospesi dall’Ufficio Provvedimenti Disciplinari del Comune di Corbetta e poi licenziati a meno di un mese dal fatto. A luglio 2017 uno dei due, G.G., impugna il licenziamento e fa ricorso al tribunale del lavoro di Milano: rapida la sentenza del giudice Di Leo, che ha confermato la piena legittimità del licenziamento, sancendo la correttezza del procedimento disciplinare del Comune, non solo sotto il profilo formale ma soprattutto sotto il profilo sostanziale.
Non verrà reintegrato nemmeno l’altro dipendente, A.I., che aveva timbrato il cartellino al posto del collega. "Non è mai una vittoria per nessuno quella che si conclude con un licenziamento di un dipendente - sottolinea amareggiato il sindaco Marco Ballarini - ma come Amministrazione abbiamo sempre sostenuto che non ci sarebbe stata alcuna tolleranza nei confronti dei disonesti che tirano a campare sulle spalle dei lavoratori seri. Per nostra fortuna, la grandissima parte dei dipendenti del municipio di Corbetta è integra e onesta, ed è proprio per tutelare queste persone e i cittadini che pagano le tasse che non possiamo più tollerare la furbizia, che definirei una vera e propria truffa. Il messaggio è chiaro: Corbetta è diversa, qui la disonestà non è tollerata”.
Duro anche il provvedimento preso nei confronti di un’altra dipendente, L.N., sospesa per 10 giorni dal lavoro per essere andata al bar a bere il caffè dopo aver timbrato l’inizio del servizio alle 13.19 del 27 giugno scorso. Un’azione che ha avuto una conseguenza negativa doppia, visto che in sua assenza un cittadino in stato alterato stava minacciando e aggredendo il sindaco e alcuni dipendenti comunali nel cortile del municipio.