
Il sindaco di Corbetta Marco Ballarini (a sinistra) e il cliente disonesto immortalato nelle immagini della videosorveglianza
Milano – A Corbetta, non lontano da Milano, un uomo ha deciso di pranzare a sbafo in un ristorante che più che un locale è un piccolo miracolo di umanità: il Din Don Dan, nato per offrire lavoro a ragazzi con disturbi dello spettro autistico. Ha mangiato, bevuto e persino chiesto la doggy bag (per portare via il cibo avanzato). Poi, quando è arrivato il momento di saldare il conto da circa 100 euro, con una scusa da quattro soldi – “esco a telefonare a un amico” – è sparito, lasciando sul tavolo una borsa firmata, probabilmente vuota come le sue intenzioni.
A raccontare l’episodio non è stata la stampa, ma direttamente il sindaco, Marco Ballarini, che tu TikTok ha quasi un milione di follower: “Caro amico che sei venuto al ristorante Din Don Dan – dice il sindaco nel video al cliente disonesto – hai mangiato bene, tanto e hai bevuto. A servirti sono stati dei meravigliosi ragazzi con problemi di autismo, ma tu eri di fretta, hai preso e sei uscito di corsa, i ragazzi ti hanno anche rincorso ma eri troppo di fretta e sei scappato e non sono riusciti a trovarti, ma ti sei dimenticato di pagare il conto”.
La fuga, per fortuna, è durata poco. “L’arma dei carabinieri è riuscita per fortuna a rintracciarti – ha fatto sapere il sindaco –e quindi ti farà sapere che ti aspettano per saltare il conto. Nella speranza che non ti dimenticherai più e che nessuno si dimenticherà più di saldare il conto in un ristorante così speciale”.
Le forze dell’ordine lo stanno quindi aspettando al varco, con il conto in mano e, si spera, con la coscienza svegliata da un tardivo senso del pudore. Il Din Don Dan sorge di fronte alla basilica di San Vittore, in piazza del Popolo. Ci lavorano in sette: e non per occupare il tempo ma per darsi un futuro. L’idea è nata sui campi di calcio, da Claudio Beretta, che guida la divisione paralimpica dell’Ac Ossona.
Quello dell’ignoto cliente è anche per questo, afferma il sindaco, “un gesto inqualificabile, soprattutto nei confronti di un locale con un progetto sociale così importante. Spero che comprenda la gravità di ciò che ha fatto e che vada a saldare il conto. La giustizia farà il suo corso. Se anche non vi fossero state le telecamere nel ristorante, sarebbe stato comunque individuato dalle telecamere in Piazza del Popolo”.