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Dagli ospedali all’ambulatorio. Due nuovi medici in servizio: "Siamo pronti a fare squadra"

Legnano, condividono lo stesso ambulatorio Valentina Carsenzuola e Richard Carrassi. Abituati a lavorare in équipe, vogliono replicare il modello soprattutto nella prevenzione.

Dagli ospedali all’ambulatorio. Due nuovi medici in servizio:: "Siamo pronti a fare squadra"

Legnano, condividono lo stesso ambulatorio Valentina Carsenzuola e Richard Carrassi. Abituati a lavorare in équipe, vogliono replicare il modello soprattutto nella prevenzione.

Giovani, competenti e complementari. Valentina Carsenzuola e Richard Carrassi sono due nuovi medici di medicina generale, che hanno preso servizio in città il 9 ottobre. Condividono lo stesso ambulatorio, in via Fiume 3. In staff alla Chirurgia generale dell’Ospedale di Busto Arsizio dal 2010 fino allo scorso aprile, la dottoressa Carsenzuola, 46 anni, è laureata all’Università di Milano. Si è dedicata principalmente alla chirurgia senologica e oggi dice: "Voglio vivere una nuova esperienza professionale. Mi interessa sviluppare il campo della prevenzione a 360 gradi, e intendo farlo mettendo a frutto il patrimonio di esperienza maturato nella Breast unit dell’Asst Valle Olona. È sempre più urgente sviluppare una sensibilizzazione nella popolazione, perché la prevenzione fa la davvero la differenza". Oggi non tutte le donne sanno fare l’autopalpazione. "Vero, ma non è nascondendo la testa che si sfugge alla malattia. Forse le donne più giovani hanno qualche consapevolezza in più, magari anche alimentata da tante star che raccontano il tumore al seno sui media e la loro esperienza di malattia".

Anche il dottor Carrassi, 36 anni, proviene dell’ospedale: è stato dirigente medico del Pronto soccorso e Medicina d’urgenza dell’Asst Lariana. Ecografista e Specialista cardiovascolare, laureato all’Università dell’Insubria, si è specializzato in Medicina d’emergenza-urgenza all’Università di Parma. Per sei anni ha lavorato nell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma. "Durante il periodo Covid, in Emilia Romagna, ho contribuito ad avviare le Usca, le unità speciali di continuità assistenziale – ci racconta –. Riuscivamo anche a fare le ecografie toraciche a domicilio, evitando i disagi del trasferimento in ospedale. Ho studiato modelli organizzativi di cura proprio per i pazienti con più patologie, cronici, anziani. Sono anche coautore di uno studio inerente un nuovo modello di assistenza sanitaria, volto a soddisfare le esigenze di cura dei pazienti fragili a domicilio, contribuendo a fronteggiare anche un tema critico di forte attualità che è l’affollamento dei Pronto soccorso, diminuendone gli accessi". I due professionisti lavoreranno fianco a fianco. "Con il collega Carrassi abbiamo stabilito da subito uno scambio proficuo – conclude la dottoressa Carsenzuola –. Il nostro vuol essere un lavoro di squadra, siamo abituati a lavorare in ospedale in équipe, replicheremo questo modello nel piccolo".

Silvia Vignati