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Dairago, nasce 'Casa delle associazioni': ex villa dei clan

Una residenza, confiscata alla mafia, adesso tutta nuova e con molti spazi a disposizione del pubblico di CHRISTIAN SORMANI

L'inaugurazione della 'Casa delle associazioni' a Dairago

Dairago, 31 gennaio 2016 - Taglio del nastro per la "Casa delle associazioni". La villa confiscata alla mafia in via Roma al civico 4, torna adesso a disposizione del pubblico con una nuova funzione e sarà quindi a disposizione delle associazioni del territorio che ne faranno richiesta. In prima linea il sindaco di Dairago Pierangelo Paganini che ha spinto in questi anni verso la creazione, in sinergia con Regione Lombardia, di un progetto che ha poi dato una seconda vita a questa struttura gestita in passato da un clan di malavitosi. Una residenza adesso tutta nuova, con molti spazi a disposizione per le associazioni del territorio.

"Da casa della mafia a casa antimafia - ha spiegato il sindaco Pierangelo Paganini -. Il pubblico avrà a disposizione una villa privata e questo credo sia la migliore risposta che un paese possa dare alla criminalità organizzata". Per terminare il progetto ci sono voluti due anni di lavoro ed un investimento di 250mila euro, ma alla fine la ex residenza dei mafiosi, con tanto di pertinenze, autorimessa ed ufficio, sarà adesso un punto di ritrovo per tutti, dagli anziani ai giovani del paese, visto che lo stesso Centro Giovanile di Dairago, che dislocato presso l’Auditorium, si è poi spostato nella nuova struttura di via Roma. Una cerimonia formale che è partita con una sfilata di cittadini ed autorità dal municipio di Dairago fino alla villa. Il tutto con la musica della banda comunale. Poi il taglio del nastro da parte del primo cittadino con la presenza in prima linea del vice sindaco di Rescaldina, Francesco Matera. Il tutto poichè anche il paese di Rescaldina ha iniziato tempo fa un percorso analogo con una pizzeria sottratta alla mafia e diventata poi una osteria sociale. Una vicinanza di intenti che ha portato le due amministrazioni ad un risultato identico nella sostanza. In zona esempi simili anche nella vicina Inveruno, con un altro edificio sottratto alla mafia, poi messo a disposizione per servizi ai cittadini.

di CHRISTIAN SORMANI