Tra i 17 diaconi che domani saranno ordinati sacerdoti c’è un legnanese, Gioele Asquini di 34 anni, un vanzaghellese, Alessandro Tacchi di 26 anni, un magentino, Federico Valvassori di 30 anni, due varesini, Paolo Bottelli di 31 anni e Stefano Pedroli di 30, e il più giovane, Ludovico Pileci di 24 anni, della parrocchia di Ispra. Giovani che hanno maturato la vocazione in ambito parrocchiale, come chierichetto, lettore o corista, nell’Azione Cattolica e nel mondo del volontariato, in Comunione e Liberazione negli anni del liceo e in oratorio, come animatore. Tra i nuovi sacerdoti c’è anche chi, come tanti giovani d’oggi, trascorsi gli anni dell’iniziazione cristiana, con la prima Comunione e la Cresima, ha poi abbandonato la fede cattolica. Questa è la testimonianza di Federico Valvassori, nato a a Boffalora Ticino ma che celebrerà la sua prima messa, domenica, a Santo Stefano. "Da ateo - dice Federico - ho studiato al liceo classico e, successivamente, alla Facoltà di Medicina e Chirurgia. Non fu affatto un periodo facile: pur studiando e formandomi per diventare medico, non ero felice e ho sperimentato sulla mia pelle la depressione".
"Un giorno, il 27 settembre 2015, mi svegliai con l’improvvisa voglia di tornare a Messa: lo feci e la mia vita cambiò immediatamente. Il Signore era venuto a prendermi! Così ritrovai la mia fede e, grazie all’aiuto del parroco, ho ripreso a vivere la mia relazione con Gesù. Pochi mesi dopo la mia conversione, cominciai a domandarmi se il Signore mi stesse chiamando a dedicare tutta la mia vita a Lui. Il 14 settembre 2017 entrai in Seminario per percorrere quel cammino che mi ha permesso di approfondire la mia fede ritrovata e il mio desiderio di entrare nella vita sacerdotale". G.Ch.