
Nella Sala Previati è stata presentata l’iniziativa del sodalizio presieduto da Mirko Jurinovich che da anni si batte perché i dispositivi salva-vita trovino maggiore diffusione
Non arrivano i decreti attuativi della legge 116 del 2021, quelli capaci di rendere davvero efficace la rete dei defibrillatori automatici del territorio? L’associazione Sessantamilavitedasalvare, per "spingere" il Governo a darsi una mossa, ha deciso di mandare in giro per il territorio i suoi venti volontari con il defibrillatore in auto: venti Dae in movimento per salvare vite dall’arresto cardiaco. L’iniziativa è stata presentata ieri mattina al Castello di Legnano da Mirko Jurinovich, presidente dell’associazione che da anni si batte per diffondere la cultura del Dae, in occasione di un incontro al quale hanno preso parte anche i rappresentanti di alcune amministrazioni del territorio. Nella sala Previati, infatti, si sono presentati anche il vicesindaco di Legnano, Anna Pavan, il presidente del Patto dei Sindaci dell’Altomilanese e sindaco di Canegrate, Matteo Modica, il sindaco di Cerro Maggiore, Nuccia Berra, e Arconte Gatti, sindaco di Vanzaghello.
A spiegare la situazione è stato proprio Jurinovich, partendo da dati che raccontano di un aumento del numero di Dae ma di un decremento del numero di utilizzi effettivi: "È sempre più necessario un sistema che permetta ai presenti di poter intervenire con rapidità. Attendiamo da anni il via libera all’app prevista dalla legge 116, che permetterebbe un’accelerazione nei tempi del soccorso, ma non sono stati ancora emessi i decreti attuativi. Va ricordato che, in caso di arresto cardiaco, intervenire entro i primi 5 minuti dal malore è fondamentale e i mezzi del 118, anche nel migliore dei casi, non riescono quasi mai ad arrivare entro questo lasso di tempo. L’app, che permette di attivare i ‘first responder’ che si trovano nelle immediate vicinanze di un luogo dove si sospetta un arresto cardiaco, diminuendo i tempi di intervento, la sta usando da anni la Regione Emilia-Romagna". Jurinovich ha poi presentato l’iniziativa: "Grazie al contributo della Fondazione Banca di Lombardia, da oggi metteremo in campo i nostri 20 volontari. Avranno il Dae in auto e saranno pronti a intervenire". In occasione dell’incontro è stato anche donato un defibrillatore alla Protezione Civile di Legnano, frutto di una campagna promossa dall’azienda Emd 112: lo strumento è stato consegnato nelle mani del presidente del gruppo, Giuliano Prandoni.
Paolo Girotti