Un appartamento per ogni partecipante al diabolico piano, da ricavare in un cascinale ancora completamente da ristrutturare in una zona di periferia di Parabiago: un cascinale che, in realtà, la donna non aveva neppure ancora acquistato. È questo il valore che Adilma Pereira Carneiro aveva determinato per la vita del compagno, Fabio Ravasio, perché proprio questa era la ricompensa che, secondo la ricostruzione e le dichiarazioni raccolte, la donna aveva promesso a tre dei partecipanti, Marcello Trifone, Massimo Ferretti e Mirko Piazza, nel piano che la quarantanovenne aveva organizzato. A raccontare quanto accaduto è stato in particolare Piazza, chiamato a fare da "palo", che fa riferimento a un incontro avvenuto circa una settimana prima dell’omicidio e al quale, oltre allo stesso Piazza, erano stati "convocati" da Adilma anche Ferretti e Trifone. In quell’occasione Adilma indica come “premio” per la partecipazione al piano un appartamento per ognuno dei tre, da ricavare in una cascina in una zona periferica di Parabiago. La cascina si trova in via De Gasperi, in fondo a una breve strada di campagna senza uscita che si chiude proprio all’altezza dell’ingresso della grande casa, organizzata su un piano terra e uno rialzato.
L’immobile, molto ampio, ha di sicuro bisogno di una ristrutturazione e ha a fianco anche una seconda, ampia struttura che fungeva da magazzino. Adilma, però, non aveva ancora il possesso della cascina: a quanto pare l’attuale proprietario, che non risiede a Parabiago, era in trattativa ma l’affare non si era poi chiuso. Probabilmente sarebbero state le entrate garantite dal piano diabolico a completare il quadro economico per condurre prima all’acquisto e poi alla ristrutturazione. Di certo la donna aveva in qualche modo già iniziato a utilizzarla: proprio nel magazzino dell’immobile, infatti, sono stati trovati cinque cani di grossa taglia di proprietà della coppia che inizialmente, come confermato dai residenti della zona, avevano trovato spazio nella villa abitata dai due nel centro di Parabiago.
Proprio in questi giorni convulsi ci sarà da decidere anche quale sarà la sorte di questi animali (uno, a quanto pare, ha già trovato un’adozione) che, al momento, non vengono accuditi e si trovano in una condizione precaria tanto che anche il Nucleo delle Guardie Zoofile ambientali si sta già occupando di questa vicenda.