
Di fronte all’ipotesi di nuovi conferimenti è tornato a mobilitarsi il Comitato che per anni si è opposto e ha invocato la chiusura della discarica aperta negli anni Novanta
Cerro Maggiore (Milano), 22 aprile 2025 – Convocata per questa sera alle ore 21, nella sala consiliare, l’attesa riunione della Commissione istituita dal Comune che affronterà il delicato tema del nuovo progetto di conferimento rifiuti nell’ex Polo Baraggia. L’incontro, organizzato nell’ambito della Commissione Gestione territorio e Patrimonio pubblico, metterà al centro la proposta che prevede un nuovo utilizzo dell’area che negli anni Novanta ospitò la controversa discarica, poi chiusa grazie a una massiccia mobilitazione popolare.
Le polemiche
La convocazione arriva a seguito delle polemiche sollevate dal Comitato No Discarica, rinato proprio per opporsi al nuovo conferimento e impegnato da settimane in una raccolta firme e in iniziative pubbliche sul territorio, tra cui presìdi e gazebo informativi. All’ordine del giorno della seduta è previsto anche il punto sul permesso di costruire convenzionato relativo al recupero ambientale dell’area Baraggia, oltre all’audizione dello stesso comitato. Il gruppo cittadino contesta fortemente il progetto, che prevede l’introduzione di circa due milioni di metri cubi di materiali e un passaggio stimato di sette camion all’ora per i prossimi dieci anni.
Le preoccupazioni principali riguardano il potenziale rischio ambientale per il suolo e l’efficacia dei controlli, che secondo il comitato verrebbero affidati allo stesso operatore che gestisce il sito, sollevando perplessità in merito alla trasparenza e all’indipendenza delle verifiche. Dal canto suo, l’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Nuccia Berra ribadisce la volontà di proseguire un percorso trasparente e condiviso, come dichiarato in una nota diffusa dalla Giunta: l’intenzione è quella di mantenere vivo lo spirito di partecipazione pubblica nato con le battaglie giudiziarie portate avanti tra il 2019 e il 2021, e proseguito anche in campagna elettorale nel 2023 con la stesura di un protocollo d’intesa.
La bozza di convenzione era già stata presentata nella commissione dello scorso anno, e ora il Comune si dichiara disponibile ad accogliere proposte emendative, purché fondate su basi amministrative solide, per evitare il rischio che falle normative possano riaprire scenari simili a quelli vissuti in passato, come l’ipotesi – poi sventata – dell’apertura di una discarica di amianto.