CHRISTIAN SORMANI
Cronaca

L'associazione di Turbigo: "L'ex dogana va recuperata"

La struttura versa ormai in pessime condizioni

La ex dogana di Turbigo

La ex dogana di Turbigo

Turbigo (Milano), 29 maggio 2020 - "La nostra associazione si fa promotrice di un progetto per il recupero della vecchia dogana austroungarica presente all'ingresso di Turbigo, ora in condizioni pessime". Daniele Solivardi dell''Associazione Risorgimentale Turbigo, vuole far rinascere i ruderi con un restauro conservativo in modo da rendere subito fruibile alla comunità l'attuale area. "La dogana, anche nello stato attuale, rappresenta un elemento caratteristico del nostro paesaggio. Recuperare tale spazio storico è un dovere". 

Daniele Solivardi
Daniele Solivardi

Le vestigia della vecchia dogana austriaca si trovano all’ingresso del paese, appena prima del ponte seicentesco posto sul Naviglio Grande. "Mentre quest’ultimo è giunto intatto fino ai nostri giorni questo non si può affermare per l’edificio della vecchia dogana austriaca. Questo monumento storico particolarmente caratteristico è stato nel tempo molto trascurato e dimenticato. Oggi si presenta in condizioni disastrose".

"Rimangono in piedi solo i muri perimetrali della parte affacciata alla strada e i tanto caratteristici 2 archi, una volta pergolati. Questo luogo, un tempo simbolo di divisioni, conteso da diversi eserciti, intorno al quale nell’ottocento caddero numerosi giovani europei è diventato l’obiettivo di recupero più importante della nostra associazione. Questo anche in seguito alle numerose scoperte storiche emerse dalle nostre ricerche che nel tempo erano state dimenticate. Infatti l’edificio della vecchia dogana austriaca ha ospitato Napoleone Bonaparte, Napoleone III e il Re d’Italia Vittorio Emanuele II. Il 31 maggio 1800, il ponte e la dogana furono definitivamente conquistati dalle truppe francesi che nell'ultimo assalto erano guidate dal generale Domenico Pino, all'epoca identificato come "cisalpino, italiano diremmo noi oggi. Tanta Europa divisa hanno visto questi monumenti nel loro passato, da meritarsi di essere ammirati e visitati in futuro, da altrettanta Europa unita".