NICOLA PALMA
Cronaca

Abbiategrasso: come sta Elisabetta Condò, la professoressa ferita a coltellate da uno studente

La docente è stata colpita in diversi punti del corpo con un pugnale dalla lama seghettata. Ancora ricoverato in ospedale anche l’aggressore

Milano – È durata diverse ore l'operazione chirurgica a cui è stata sottoposta lunedì pomeriggio all'ospedale di Legnano la professoressa Elisabetta Condò, la cinquantunenne accoltellata qualche ora prima da uno studente di 16 anni in un'aula dell'indirizzo di Scienze applicate dell'istituto Alessandrini di Abbiategrasso.

L'ingresso dell'Alessandrini; in piccolo, Elisabetta Condò
L'ingresso dell'Alessandrini; in piccolo, Elisabetta Condò

Le ferite

La docente è stata colpita in diversi punti dal pugnale con lama seghettata impugnato dall'adolescente: stando a quanto risulta, i medici hanno riscontrato tre ferite da taglio alla testa di circa 20 centimetri, con frattura dell'osso parietale sul lato destro del capo, con frammenti depressi. Le altre ferite Inoltre, un altro fendente gli ha provocato una ferita da punta all'altezza della clavicola, profonda dieci centimetri.

Un'altra pugnalata l'ha colpita al braccio destro e ha provocato l'incisione dell'arteria ulnare, di un nervo e dei tendini per una lunghezza di circa 15 centimetri.

La prognosi

A intervento concluso, la professoressa è stata riportata in un reparto del centro clinico, dove è ancora ricoverata. I medici non hanno ancora sciolto la prognosi, ma dovrebbe essere di circa 35 giorni.

L’aggressore

Anche il sedicenne è ancora ricoverato al San Paolo: ha ferite dietro la nuca e alle braccia, che si è autoinferto con il coltello con lama seghettata di proprietà del padre, che ha il porto d'armi perché cacciatore.

Il suo destino giudiziario non è ancora stato definito, in attesa dei referti medici e della ricostruzione dei carabinieri della Compagnia di Abbiategrasso: rischia l'arresto per tentato omicidio aggravato. Le visite nel reparto di Neuropsichiatria dell'età adolescenziale avrebbero fatto emergere un disturbo paranoide nel minorenne.