Emozioni con “TE nel deserto”. Performance di danza e monologhi a sostegno dei progetti per l’infanzia

L’iniziativa va in scena nei Giardini di Villa Mirabello a Varese. L’obiettivo: sensibilizzare il pubblico sulle conseguenze della guerra.

Emozioni con “TE nel deserto”. Performance di danza e monologhi a sostegno dei progetti per l’infanzia

Una scena tratta dalla performance teatrale TE nel deserto in programma oggi a Varese

Dopo il debutto ad Angera, la performance teatrale "TE nel deserto. O guerra o pace o ..." approda oggi in due spettacoli (alle 10.30 e alle 18) ai giardini di Villa Mirabello. Finalità: sostenere i progetti della compagnia Ashtar Theatre di Ramallah, dedicati ai bambini palestinesi (ingresso a offerta libera). "TE nel deserto" ruota attorno a una installazione di opere artistiche, una performance di danza e dei monologhi.

Il progetto nasce da un’idea di Emanuela Bessega (architetto samaratese) ed Elis Ferracini (bustocco, attivo nell’ambito teatrale fin da bambino assieme al padre Rimes burattinaio) a fine 2023, quando ancora erano scarse e contradditorie le occasioni per illustrare lo sconvolgimento della guerra in Palestina. "La finalità è stata quella di ritrovarsi per fare qualcosa di concreto, aprire gli occhi, nonostante gli orrori, e dare una mano per quanto ci è possibile", spiegano. Gli artisti in campo sono Silvio Boselli, Francesco Campanoni, Luis Fop, Isabel Lima, Marzia Mucchietto, Gabriella Roggero, Giacomo Toselli. Tanti gli attori (non professionisti, ma quasi tutti con esperienze in campo teatrale) che hanno svolto questo lavoro a titolo volontario: Edoardo Banfi, Elena Morandi, Emanuela Bessega, Emma Ferracini, Isabella Dall’Omo, Laura Zenoniani, Lucia Marangoni, Sara Paganini, Sonia Florita.

"Per noi è importante far arrivare il senso della costruzione collettiva, risvegliare emozioni e interesse - riprendono gli ideatori della performance -. Le relazioni e l’arte sono stati i motivi conduttori su cui sviluppare la proposta teatrale, a partire dai "Monologhi di Gaza" della compagnia Ashtar. Di fronte a una realtà non solo tragica ma disumana, non vogliamo partecipare solo come spettatori". Al termine si svolgerà la cerimonia del tè, a cura dell’associazione culturale Sharazade e Comunità immigrati. Il progetto ha il patrocinio del Comune. Silvia Vignati