La seconda piena del fiume Adda in una settimana è passata tra la notte di giovedì e la mattinata di ieri, lasciando dietro di sé danni e paura. Ieri alle 6 il fiume ha toccato il picco di 189 centimetri sullo zero idrometrico per poi calare leggermente durante la mattinata, attestarsi a 114 a mezzogiorno e riprendere a risalire con costanza dal primo pomeriggio. Alle 14.30 misurava già 160 centimetri e in serata si è sfondato nuovamente il muro dei 180. Il fiume, già nel tardo pomeriggio di martedì, si era gonfiato fino a raggiungere i 120 centimetri sullo zero idrometrico. L’acqua ieri è uscita dagli argini all’altezza del ristorante pizzeria La Cava, tra Lodi e Boffalora, bagnando il River saloon e la provinciale. È stata quindi chiusa la strada che porta al Belgiardino. Molta la preoccupazione dei residenti, che hanno visto le rive sommerse.
I disagi più grossi ci sono stati nelle zone costiere come via del Capanno, il Belgiardino e la riva opposta. L’ondata, nella notte, costantemente monitorata dal Consorzio Muzza Basso Lodigiano e dalla protezione civile diretta da Alberto Panzera, ha rischiato di trascinare via due coniugi romeni, un uomo di 57 anni e la donna di 60, che dormivano, con i loro due cani e un gatto, lungo il fiume Adda, a lato della provinciale 25. Sono stati loro stessi a dare l’allarme, trovandosi improvvisamente su un isolotto, circondati dall’acqua.
Da una prima ricostruzione, al vaglio dei carabinieri della compagnia di Lodi, sembra che i due romeni vivessere in quel luogo da qualche tempo. L’uomo, alla fine, è stato accolto a casa di amici con le bestiole e la donna è stata ricoverata, per accertamenti, all’ospedale Maggiore.
Paola Arensi