La nomina del nuovo presidente del gruppo giovani di Confindustria Altomilanese è arrivata a meno di due settimane dall’assemblea generale del gruppo, occasione durante la quale il presidente del gruppo Maurizio Carminati, aveva tracciato un quadro preoccupante della situazione che gli industriali stanno affrontando e che, soprattutto, si prospetta per il futuro più immediato. Davanti a duecento ragazzi delle scuole superiori cittadine, presenti tra il pubblico del teatro Tirinnanzi, Carminati aveva infatti evocato la debolezza del sistema Europa e le distorsioni dei mercati – e della politica - capaci di mettere in difficoltà l’industria del nostro paese, ma si era anche rivolto direttamente ai giovani in sala per insistere su alcuni punti specifici.
"Ho una debole per la formazione scolastica – ha detto Carminati in quell’occasione – ma chi mi conosce bene sa che non sono stato mai un secchione. Ce l’ho perché ritengo che l’istruzione, quella vera e non quella che purtroppo si fa in tante aule sfortunate, sia l’unica arma che i giovani hanno per raggiungere le posizioni più alte di livello sociale. Se non si garantisce a tutti la possibilità di accedere al famoso ascensore sociale, i posti di responsabilità rischieranno di venir ricoperti dai figli, dai parenti o dagli amici di chi oggi sta al potere". Carminati aveva poi riguardato l’intelligenza artificiale: "Come i robot tolgono lavoro fisico agli uomini, così l’intelligenza artificiale sostituisce il nostro cervello nelle funzioni che necessitano di poco ragionamento. La conseguenza a lungo termine è la stessa: un corpo senza muscoli e una testa vuota". P.G.